Segreti in tavola
C’era un vuoto, nella grande pasticceria partenopea: mancava un dolce dedicato a San Gennaro. Da quella mancanza nasce “San Genna’… Un Dolce per San Gennaro” by Mulino Caputo, un progetto che trasforma la devozione in ricerca, la memoria in linguaggio contemporaneo. In questa puntata Antimo Caputo, Ad di mulino Caputo, ci spiega come nel contest i pasticceri siano chiamati a raccontare un’identità con una regola chiara: creare una monoporzione inedita usando una farina Caputo e un ingrediente rosso, il colore del miracolo, e/o giallo, la “faccia ’ngialluta”, scelto tra le lavorazioni di frutta Santorè.
Edizione dopo edizione, il contest ha coinvolto professionisti campani e di altre regioni, generando decine di interpretazioni: frolle e lievitati, tarte choux e cake agrumati, babà rielaborati, sablée, persino cialde di sfogliatella. Non un esercizio di stile, ma un laboratorio condiviso dove tecnica e tradizione dialogano per costruire un dolce “civico”, riconoscibile e vivo.
Il valore è anche sociale: la competizione apre la scena a molti giovani talenti, premiando l’innovazione senza recidere le radici. Lo testimoniano le parole di Antimo Caputo e la presenza di una giuria autorevole — Sal De Riso, Gennaro Esposito, Sabatino Sirica e lo stesso Caputo — oltre a un premio che sostiene davvero il mestiere: 1.000 kg di farina Caputo e un assegno da mille euro. E all’orizzonte, l’edizione speciale dei “vincitori tra i vincitori” per eleggere il “Dolce prodigioso”.