Segreti in tavola
C’è un gesto che accomuna esperti e appassionati: portare il naso al bicchiere, chiudere gli occhi, e lasciarsi avvolgere dai profumi del vino. Ma perché ci piace così tanto?
In questa puntata, Maurizio Dattero, appassionato esperto di vino e animatore dell’enoteca online in-wine.com,
ci spiega che l’olfatto è il senso più antico e profondo che abbiamo, quello che più di tutti dialoga con la memoria e le emozioni. Quando annusiamo un vino, le molecole odorose viaggiano lungo il naso fino al cervello, dove incontrano una centralina molto speciale: l’ipotalamo.
L’ipotalamo è una piccola ma potentissima area del cervello, che regola emozioni, comportamenti e perfino il piacere. È lì che gli odori si intrecciano con i ricordi – un profumo di vaniglia può riportarci all’infanzia, un sentore di sottobosco a una passeggiata in montagna.
Annusare un vino, dunque, è molto più che un gesto tecnico. È attivare una macchina del tempo interna, è lasciarsi raccontare una storia. Prima del sorso, c’è il viaggio. Prima del gusto, c’è l’emozione. Ed è per questo che, ogni volta, il naso nel bicchiere ci regala molto più di un semplice profumo.