Nel cuore di ogni vigneto, prima ancora del vino, c’è una storia di pazienza e di tecnica: quella della riproduzione della vite. Non basta piantare un seme per ottenere una buona uva: la vite, infatti, si riproduce quasi sempre per via vegetativa. Questo significa che si parte da un pezzetto di pianta – di solito un tralcio – che, una volta messo a radicare, darà origine a una nuova vite, geneticamente identica alla madre.

In questa puntata, Maurizio Dattero, appassionato esperto di vino e animatore dell’enoteca online in-wine.com, ci spiega come la tecnica più usata sia la talea. La talea di vite prevede il taglio di un ramo che viene poi interrato o innestato su un portainnesto resistente, soprattutto per proteggere la pianta dalla fillossera, un parassita devastante per il vigneto.

Esiste anche la propaggine, usata più raramente, in cui un ramo viene piegato fino a farlo radicare nel terreno, restando collegato alla pianta madre finché non diventa autonomo. Scopri le tecniche di propagazione della vite per un vigneto sano e produttivo.