Travel Experience
Avete mai sentito quel momento esatto in cui inizia una vacanza vera? Non parlo del check-in, o del primo mojito, ma di quando senti che stai lasciando tutto alle spalle: le mail, gli orari, il traffico, le notifiche. Ecco, per me è successo appena ho messo piede su quel caicco, a Lipari, con la prua rivolta verso l’orizzonte e il mare che faceva già da colonna sonora.
Lipari è l’isola giusta per cominciare. È viva, colorata, ha quell’aria da porto principale ma senza troppa frenesia. Passeggiare tra le viuzze di Marina Corta è come entrare in una cartolina che profuma di salsedine e granite. Prima di salpare, mi concedo proprio quella: granita al caffè con panna, rigorosamente con la brioche, quella senza buco, come sanno fare solo qui.
Poi si parte davvero. Lontani dal porto, ci si lascia cullare dal vento e si inizia a sentire il tempo che cambia ritmo. Prima sosta: Cala di Pietra Lunga. Acqua così trasparente che pare finta. Mi tuffo senza pensarci due volte. Riemergo con un sorriso addosso che resterà lì per giorni.
A bordo, tutto è semplice e meravigliosamente lento. Il legno che scricchiola sotto i piedi nudi, i suoni ovattati, e il pranzo che arriva giusto quando cominciavi a chiederti se fosse l’ora: caponata, pane condito, pomodorini dolci e quel filo d’olio che sa di sole. Qui anche mangiare è un rito.
La sera ci trova in rada, con il cielo che si riempie di stelle e il silenzio che fa da coperta. Si sente solo l’acqua che accarezza lo scafo, come a dire “riposa, domani si ricomincia”.