Segreti in tavola
Buona Giornata Internazionale del Sidro! Si celebra il 3 giugno di ogni anno: un’occasione dedicata a questa antica e deliziosa bevanda a base di mele. Istituita nel 2013 dal movimento World Cider Day, nato in Germania, per promuovere e valorizzare la cultura del sidro in tutto il mondo, è un’iniziativa che oggi coinvolge produttori, appassionati e locali in tanti Paesi, dall’Inghilterra alla Spagna, passando per l’Italia.
Ma che cos’è esattamente il sidro? Si tratta di una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del succo di mele. È uno dei fermentati più antichi: pensate che la sua storia risale già ai Celti e ai Romani!
Ottenere il sidro è un procedimento semplice, ma affascinante: si parte con la raccolta delle mele, che vengono lavate e macinate fino a ottenere una poltiglia. Questa viene poi pressata per estrarre il succo. Il succo così ottenuto viene lasciato fermentare – grazie ai lieviti naturali o aggiunti – per trasformarsi in sidro. Il processo di fermentazione dura in genere qualche settimana, ma in alcuni casi può arrivare a diversi mesi.
Il sidro si distingue per la sua leggerezza e freschezza, con un grado alcolico che di solito si aggira intorno ai 4-6%. Può essere dolce, secco o frizzante a seconda del tipo di mela utilizzata e del metodo di fermentazione. Si serve tradizionalmente freddo, in calici o bicchieri ampi per esaltarne il profumo fruttato e le bollicine delicate.
E a proposito di bollicine: il sidro non è solo buono da bere liscio, ma è perfetto anche come ingrediente per cocktail creativi e dissetanti. Ecco qualche idea!Il Cider Spritz, ad esempio: un cocktail leggero e aromatico. Basta riempire un bicchiere con ghiaccio, aggiungere sidro freddo, un goccio di Aperol o bitter, e completare con una fettina di arancia.
Oppure il Cider Mule, una variante fruttata del celebre Moscow Mule: sidro, vodka, succo di lime e zenzero fresco, serviti in una tazza di rame per un tocco di classe.
E per chi ama i sapori speziati, c’è il Sidro Hot Toddy: scaldare il sidro con un po’ di miele, cannella e scorza d’arancia. Una coccola perfetta per le serate più fredde.
Insomma, la Giornata Internazionale del Sidro è un invito a scoprire la ricchezza e la versatilità di questa bevanda antica ma sempre attuale. E allora, che ne dite? Alziamo i bicchieri e brindiamo insieme al sidro!
Dalla coltivazione intensiva degli anni ’70 al modello odierno, in cui la qualità prevale sulla quantità, il comparto ha vissuto un’autentica rivoluzione. La Schiava, un tempo regina incontrastata, ha oggi lasciato spazio a una produzione più ampia e variegata, con vitigni bianchi che coprono circa due terzi delle superfici vitate. “Scegliere il vitigno più adatto in base alla specificità del terreno è stata la chiave della svolta qualitativa. Oggi contiamo circa 20 varietà che prosperano nel nostro microclima unico”, ha aggiunto Kofler