Sono arrivato a Polonnaruwa con l’emozione di chi sta per varcare la soglia di un mondo dimenticato. Passeggiando tra le rovine di questa antica capitale, mi sono sentito catapultato indietro nel tempo, in un’epoca in cui re e regine regnavano su un regno florido.

Il Gal Vihara mi ha lasciato senza parole. Le quattro statue del Buddha scolpite nella roccia, ognuna con la sua espressione unica, trasmettono una serenità profonda che sembra avvolgermi in un abbraccio. Ho camminato a lungo intorno a queste meraviglie, cercando di cogliere ogni dettaglio, ogni sfumatura.

Il Palazzo Reale, con le sue rovine maestose, mi ha fatto immaginare la vita di corte. Mille stanze, oro, dipinti… devo ammettere che la mia fantasia ha volato! E poi c’è l’armonia con la natura: alberi secolari, uccelli che cinguettano, un’atmosfera quasi magica.

Polonnaruwa è molto più di un semplice sito archeologico, è un viaggio nella storia, un’esperienza che mi porterò nel cuore. Non vedo l’ora di continuare il mio percorso in Sri Lanka, scalando la Roccia di Sigiriya e visitando Kandy. Ma Polonnaruwa rimarrà sempre un punto di riferimento, un luogo dove il tempo sembra fermarsi.”