L’alba ci accoglie nella suggestiva Edfu, preludio alla nostra avventura verso lo straordinario tempio di Horus. Il tragitto, a bordo di una pittoresca carrozza trainata da cavalli, si snoda attraverso la vivace quotidianità del villaggio, tra il traffico animato e i sorrisi luminosi dei bambini che ci salutano festanti.

Questo trasferimento è un vero e proprio salto nel tempo: in un istante lasciamo la familiarità del ponte della nave per immergerci nel cuore pulsante dell’antichità egizia.

Il tempio di Edfu, dedicato a Horus, il potente dio dalla testa di falco, emblema di protezione e giustizia, si erge imponente. Già all’ingresso, due maestose statue ci accolgono con la loro aura millenaria. Varcata la soglia, la luce muta, avvolgendoci in un’atmosfera fresca, penombrale e quasi sacrale. Un silenzio denso ci cattura, invitandoci alla contemplazione.

Le pareti del tempio narrano storie millenarie attraverso intricate incisioni, in particolare il mito epico della leggendaria battaglia tra Horus e Seth. Ogni scena scolpita nella pietra è un frammento di questa grandiosa narrazione, preservata per l’eternità. Percorrendo questi corridoi carichi di storia, una piacevole emozione mi pervade: la perfezione e la vitalità di questo luogo, nonostante i suoi duemila anni, sono semplicemente sbalorditive.

Un luogo da non perdere è la sala delle offerte: qui, tra giochi di ombre e simboli sacri, si percepisce ancora vivida l’eco del passato e della spiritualità. Il tempio di Horus a Edfu è uno di quei luoghi magici in cui si entra con rispetto e si esce arricchiti nell’anima.