Raffaele Terruzzi, Presidente del Gruppo Miele UIF, ci racconta l’eccellenza del miele italiano

Raffaele Terruzzi, Presidente del Gruppo Miele UIF, ci racconta l’eccellenza del miele italiano
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In questa puntata facciamo il punto sul comparto italiano del miele con Raffele Terruzzi, presidente del Gruppo Miele di UnionFood.

Il mercato del miele confezionato per il consumatore finale vale nel 2022 circa 164 milioni di euro (Fonte: IRI), +3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A questo si somma il valore del mercato del miele destinato alle industrie (alimentare, cosmetica, farmaceutica, etc.), che lo utilizzano come ingrediente e che nel 2022 è stimabile in circa 21 milioni di euro (+16%). Il tutto per un valore totale di 185 milioni di euro (+ 5% sul 2021). Nell’ultimo anno, sono state vendute al consumatore 14,1 mila tonnellate di miele confezionato, segnando -5,7% sullo stesso intervallo luglio 2021/2022, in linea con il calo delle vendite registrato per il settore alimentare (Fonte: Nielsen) per un totale di 32 milioni di confezioni di miele, con un consumo pro capite di 400/450 grammi (Fonte: Unione Italiana Food). A fronte di un fatturato leggermente in crescita, sono scesi produzione e marginalità delle aziende.

Molti i problemi di questi anni per le aziende che confezionano il miele, tra cui l’inflazione e il caro prezzi delle materie prime, ma anche le anomalie climatiche che incidono sulla produttività del nettare del fiore e quindi sulla conseguente produzione di miele, con ulteriori incrementi dei costi, molto significativi, anche da parte dei produttori.

In calo i dati riguardanti l’export (principalmente verso i Paesi europei): un vero peccato perché la qualità e la varietà dei mieli italiani meriterebbero di essere maggiormente conosciuti ed apprezzati all’estero. Dati che sottolineano l’assenza di un’efficace attività di promozione del miele italiano sui mercati esteri, che possa valorizzarne l’eccellenza. Una condizione che mette in difficoltà il mercato. E come emerge dall’ultimo rapporto Coop, oggi per il consumatore il prezzo è diventato il principale driver d’acquisto, penalizzando altri aspetti. Una cosa è certa: solo i migliori mieli nazionali ed esteri vengono confezionati dalle industrie italiane, con controlli accurati che garantiscono prodotti di elevata qualità. Sono controlli effettuati a monte dall’apicoltore al fornitore, fino alla fase di confezionamento con esami che comprovano l’origine, la tracciabilità e la sicurezza igienico-sanitaria del miele. Si tratta di un valore aggiunto, poco percepito dal consumatore, che garantisce l’eccellenza di un miele puro e genuino.

Per questo Unione Italiana Food ha scelto di avviare una campagna di informazione che racconti agli italiani quali sono i fattori di qualità che rendono unico il miele confezionato dalle Imprese di confezionamento italiane.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alla Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP)

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