Musei capitolini, in mostra l’Età dell’Angoscia

Ai Musei capitoli è in mostra fino al 4 ottobre L’Età dell’Angoscia. Si tratta di una grande esposizione di arte antica romana che ripercorre i secoli più critici della storia dell’impero. Obiettivo è raccontare gli anni 180 – 305 d.C., ovvero il periodo tra l’impero di Commodo e quello di Diocleziano: un’età che gli storici del tempo definirono “il passaggio dall’impero d’oro (quello di Marco Aurelio) a uno di ferro arrugginito”, in cui il collasso dei sistemi di riferimento sociali ed economici creò diffuso senso di angoscia. Un’epoca problematica, in qualche modo paragonabile a quella che viviamo oggi.

La mostra, che coinvolge prestigiosi musei internazionali, propone immagini che testimoniano lo sgretolarsi dei valori civili, morali, e politici. Si tratta di circa 200 opere, di straordinario livello: statue in marmo e bronzo, a grandezza naturale, in alcuni casi di misura colossale, busti e ritratti, rilievi in marmo, sarcofagi e urne, mosaici pavimentali e decorazioni pittoriche parietali e ancora preziosi argenti da mensa, elementi architettonici e altari.

La mostra, quarto appuntamento del ciclo espositivo quinquennale “I Giorni di Roma”, è promossa da Roma Capitale (Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Organizzano Zètema Progetto Cultura e MondoMostre. A cura di Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce e Annalisa Lo Monaco.

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