Tartufo: ecco come conservarlo

Va da subito detto che il tartufo, sia nero che bianco, si può conservare, ma inevitabilmente tende a perdere parzialmente il suo inconfondibile aroma originale. Insomma, conviene consumarlo subito, se possibile, o farlo entro un paio di giorni.
Se proprio non si può consumare a breve, l’alternativa è seguire minuziosamente le modalità per conservarlo in modo corretto, in modo da preservarne la qualità. Ricordati che prima di essere conservato il tartufo deve essere pulito molto bene; ciò significa che come prima cosa dovrai eliminare i residui di terra con un pennellino.
In seguito dovrai sciacquare il tartufo sotto l’acqua corrente e strofinarlo con delicatezza, aiutandoti con una spazzolino a setole morbide. Poi, puoi conservare il tartufo in frigo, in freezer , sott’olio, ma anche nel riso. Si tratta di un metodo un po’ insolito, ma molto efficace. Mettilo in un barattolo di vetro e ricoprilo completamente con il riso. Chiudi il barattolo e riponilo nel frigorifero. Questo metodo ti permetterà di avere in casa anche del riso aromatizzato al tartufo.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato al nashi)

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