#mangiamoitaliano – il Carciofo romanesco del Lazio IGP

#mangiamoitaliano – il Carciofo romanesco del Lazio IGP
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Se vi dico “cimarolo” o “mammola” cosa vi viene in mente? bravi! il Carciofo Romanesco IGP, il re dell’orto.

Si chiama Romanesco, in realtà è un ortaggio presente nel territorio del centro Italia da tempo immemorabile. Nel Lazio, però, se ne sono sviluppate le cultivar più pregiate, per via delle caratteristiche ottimali dei terreni della regione. È coltivato in numerosi comuni in provincia di Roma, Viterbo e Latina, anche se il suo territorio d’elezione è il litorale tra Ladispoli e Cerveteri, a circa 40 km da Roma, dove i terreni sono molto ricchi di sesquiossido di ferro, che ritroviamo anche nel carciofo.

La raccolta dei carciofi viene effettuata a mano, inizia a gennaio e può protrarsi anche fino a maggio. Ma il periodo migliore sono i mesi di marzo e aprile.

Il carciofo romanesco del Lazio è di grandi dimensioni, con la “testa” quasi sferica, il colore verde-violaceo e il sapore molto intenso.

Il carciofo ha proprietà digestive e diuretiche, contiene tante sostanze benefiche e antiossidanti, vitamine e sali minerali, e in generale contribuisce al benessere del nostro organismo. In particolare, contiene cinarina, una sostanza che fa molto bene al fegato.

Ormai radicato nella tradizione gastronomica regionale, il carciofo romanesco del Lazio viene utilizzato in moltissime ricette tipiche, per esempio il celeberrimo carciofo alla romana, farcito con aglio, prezzemolo e mentuccia e lessato in acqua e vino bianco, oppure il carciofo alla giudia, fritto. I carciofi si possono (e si dovrebbero!) anche mangiare crudi, in questo modo si manterranno al massimo gli effetti benefici di tutte le sostanze contenute al loro interno. Quando sono teneri, i carciofi crudi sono gustosissimi se conditi con del sale, olio, limone e accompagnati da foglie di menta, scaglie di parmigiano o bottarga grattugiata… e se ne può mangiare anche il gambo!

Un segreto? Chi deve seguire un piano dietetico dimagrante li dovrebbe inserire nel proprio regime alimentare: regolano l’appetito, stimolano la diuresi, aiutano a controllare sovrappeso e cellulite. Vantano virtù terapeutiche anche per chi ha problemi di colesterolo, diabete, ipertensione e epatici grazie soprattutto alla presenza di cinarina e di coloretina. Contribuiscono a contrastare i calcoli, sono tonici e disintossicanti. L’effetto diuretico del carciofo contribuisce anche a diminuire gli effetti tossici dell’alcol riducendone la concentrazione nel sangue, oltre a svolgere una funzione epatoprotettiva e antitossica in genere.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato all’asparago bianco di Bassano DOP)

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