Lock: la startup africana che dà cibo in cambio di rifiuti

Con Lock si aiuta chi ne ha bisogno salvaguardando l’ambiente.
Contenitori e bottiglie di plastica, cartone e lattine per portare un pasto in famiglia. Succede a Johannesburg, in Sudafrica, dove la crisi economica e il lockdown dovuti alla pandemia hanno portato almeno una persona su cinque a patire la fame. La start-up africana Lock (Love Our City Klean) si è inventata un modo per aiutare le persone più bisognose mettendo in piedi un ambizioso progetto green: ha infatti messo a disposizione una valuta digitale utilizzabile per fare la spesa, in cambio di rifiuti da poter riciclare. Così, a chiunque porti al Lock Hub plastica, carta, vetro e alluminio vengono assegnati, attraverso un codice di riconoscimento, dei punti riciclaggio spendibili presso lo Swap Shop. Qui, si possono acquistare tutti gli alimenti di prima necessità, come alimentari, abbigliamento e prodotti per l’igiene personale. Con i soldi ricavati dalla vendita del materiale raccolto, la start up sudafricana riesce a finanziare diverse campagne di sensibilizzazione contro l’inquinamento e a sostegno del risanamento della città. Non solo. Lock promuove anche iniziative di recupero e progetti “Trash to Art” per abbellire i quartieri della città.

8Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato all’energia dalla strada di Barcellona)

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