Lanzarote: l’isola da sogno

Lanzarote: l’isola da sogno
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Amici oggi vi porto al largo della costa africana, ma in territorio spagnolo, nella quarta isola per dimensione dell’arcipelago delle Canarie, andiamo a Lanzarote. La prima cosa che mi ha colpito sono i colori, tante spiagge scure in questa splendida isola vulcanica. Il primo posto che ho visitato è stato Los Hervideros,una località sulla costa occidentale caratterizzata da una serie di grotte formatesi durante le esplosioni vulcaniche che colpirono l’isola nel XVIII secolo. Ciò che mi ha reso speciale stare in quel luogo, e’ stata la straordinaria violenza con cui le onde dell’Atlantico si infrangevano sulle scogliere, tanto che avevo l’impressione che l’acqua stesse bollendo. Su consiglio della guida sono stato ad aspettare prima l’alta marea e poi la luna piena, quando Madre Natura ha raggiunto il massimo della sua potenza, uno spettacolo incredibile sopratutto quando ho potuto raggiungere i diversi punti panoramici percorrendo un suggestivo labirinto di sentieri di lava solidificata che si snodavano lungo le scogliere a picco sul mare. Ma Lanzarote mi riservava una sorpresa per il giorno dopo, quando sono stato a Charco de los Clicos, una delle attrazioni naturali più famose di Lanzarote, scoprendo un laghetto di acqua salata nei pressi di Yaiza caratterizzato da un colore verde intenso dovuto alla presenza di un particolare tipo di alghe, ma ciò che lo rendeva così speciale era lo splendido contrasto con il nero della sabbia vulcanica e il rosso delle rocce che lo circondano, ho cercato poi di arrivare alla spiaggia che ho trovato accessibile tramite un sentiero, anche se il punto migliore per ammirare la bellezza del paesaggio era il belvedere, accessibile dal parcheggio tramite un sentiero sterrato. Il momento migliore per visitare questo luogo unico al mondo è stato il tardo pomeriggio, perché ho potuto ammirare i colori che cambiavano gradualmente con le luci del tramonto. Per ultima ho voluto vedere situata nel cuore di Lanzarote, la Casa Museo del Campesino una ricostruzione a grandezza naturale di un’antica casa di contadini. Il complesso, formato da una serie di edifici ispirati alla tradizionale architettura locale, è stato ristrutturato e ampliato dall’artista canario César Manrique e comprendeva aie, pozzi, cortili e persino un frantoio, e’ stato molto bello prima di rimettermi in viaggio scoprire la storia e le tradizioni degli abitanti di questa isola incredibile.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato ad Reims)

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