Aeroporto Fiumicino, dati elevatissimi di diossina

Continuano i disagi nell’aroporto di Fiumicino. Nella giornata di ieri nel corso dell’audizione in Commissione infortuni sul lavoro al Senato, la direttrice del Dipartimento ambiente dell’Istituto superiore della sanità Loredana Musmeci ha annunciato: “Le misure di cautela a oggi intraprese sono sufficienti, nella speranza che si abbia un trend al ribasso, che la bonifica venga fatta correttamente e che per luglio l’aeroporto possa rientrare nella piena efficienza, questo è un auspicio collettivo”.
Così è stato rilevato il valore delle diossine fuori dal T3, che sono state stimate “tra 20-30-50 femtogrammi ma all’interno troviamo valori fino a 3000. Purtroppo gli ultimi dati del gate D sono in aumento, passiamo da 1900 a 3000, dato di oggi; dati elevatissimi di diossina, 30 volte quello che per noi è il limite”, ha aggiunto.
“Per noi – ha concluso – è ovvio che l’aeroporto non è un ambiente industriale. E quindi per l’Iss ma anche per l’Asl e l’Arpa e anche per lo stesso Cnr (che a un incontro informale si è espresso condividendo la nostra posizione) quello non è un ambiente di vita industriale e i limiti sono quelli dell’Oms”.
A rispondere alla direttrice del Dipartimento ambiente è il presidente dell’Enac Vito Riggio: “Io non ho capito se c’è un pericolo reale o no per la salute. Sono il primo a chiedere una verifica netta della Asl, un’assunzione di responsabilità di chi deve dare una risposta certa. Entro 24 ore vogliamo una risposta certa perché se c’è rischio vero chiuderemo tutto l’aeroporto”, che conclude: “Le dichiarazioni rese dalla dottoressa Musmeci in commissione al Senato mi mettono in allarme. Vorrei che la Asl fosse chiara. Se ci sono rischi si chiude l’aeroporto”.

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