Vi svelo i segreti dei cannoli siciliani e il vino perfetto da abbinare

Vi svelo i segreti dei cannoli siciliani e il vino perfetto da abbinare
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Sapevate che i cannoli siciliani risalgono al periodo della dominazione araba della Sicilia? L’influenza araba è evidente nella parola stessa “cannolo”, che deriva dal termine arabo “qanawāt”, che significa “tubo” o “canna”. 

Si narra che i cannoli abbiano fatto la loro prima comparsa durante le celebrazioni della festa di Carnevale, un momento di gioia e abbondanza culinaria. Nel corso dei secoli, i cannoli si sono evoluti, trasformandosi in vere e proprie icone della pasticceria siciliana. La ricetta tradizionale è stata tramandata di generazione in generazione, passando da nonna a nipote come un prezioso segreto di famiglia. Oggi i cannoli siciliani rappresentano uno dei tesori culinari dell’isola, una prelibatezza che ha conquistato il palato di generazioni e che continua a deliziare i sensi con la sua combinazione unica di croccantezza, dolcezza e ricchezza di sapori. 

La preparazione dei cannoli siciliani richiede una cura meticolosa e l’attenzione ai dettagli, seguendo una serie di passaggi che danno vita a un capolavoro di pasticceria. Uno degli elementi chiave è la pasta per il cannolo, che deve essere lavorata con maestria per ottenere la giusta consistenza e croccantezza. La ricetta tradizionale prevede farina, zucchero, burro, uova e una punta di aceto o vino bianco, un mix di ingredienti che crea una pasta fragrante e friabile.

La forma dei cannoli viene data avvolgendo la pasta intorno a piccoli tubi metallici, poi immersi nell’olio bollente fino a doratura. Una volta cotti, i cannoli vengono riempiti con una crema ricca a base di ricotta, zucchero a velo e vaniglia, spesso arricchita con scorza d’arancia o gocce di cioccolato. La presentazione finale prevede una spolverata di zucchero a velo e granella di pistacchi o scorza d’arancia candita, rendendo il cannolo una vera e propria opera d’arte dolciaria.

Assaporare un autentico cannolo siciliano è come fare un viaggio nel tempo e nello spazio, un’esperienza che unisce il gusto della storia con la dolcezza della tradizione. Ma qual è il vino ideale da abbinare a tanta bontà? Lo chiediamo a Daniela Scrobogna Responsabile della Didattica della Fondazione Italiana Sommelier.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola)

 

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