Varanasi, la città sacra per gli induisti sul fiume Gange

Varanasi, la città sacra per gli induisti sul fiume Gange
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C’è un paese al mondo che mi ha sempre affascinato, l’India, ricca di città sacre, ed per questo oggi vi parlo del mio viaggio in una di queste, Varanasi, una delle città più antiche al mondo ad essere stata abitata ininterrottamente, bagnata dal Gange, il fiume sacro che le conferisce un significato spirituale molto profondo. Appena atterrato, la prima cosa che mi sono trovato davanti agli occhi e’ stato proprio questo grande fiume, il Gange, il più venerato dei sette fiumi sacri dell’India, che nella città che stavo visitando, Varanasi appunto assume a un ruolo particolare, sapevo che secondo l’hinduismo, infatti, chi finisce i propri giorni nei pressi del fiume sacro viene liberato dal ciclo delle reincarnazioni e raggiunge uno stato di unificazione con il divino moksha. Lungo le rive del fiume ho visto susseguirsi i ghat cerimoniali, antiche scalinate che scendevano fino al bordo dell’acqua, dove ho visto i pellegrini recarsi a pregare, meditare e accendere pire funebri che ardevano giorno e notte, dedicate a Manikarnika e Harishchandra, per accompagnare i defunti nell’aldilà, ho assistito al tutto con molto rispetto, credetemi a Varanasi, tutti gli aspetti della vita e della morte, anche i più intimi, sono davanti agli occhi di tutti, e la città mi ha lasciato un palpabile senso di energia spirituale e colori irresistibili. Ho fatto solo un po’ di fatica a camminare tra schiere di pellegrini che affollavano le sponde del fiume per consultare i sadhu, ricevere le benedizioni, accendere lampade rituali e bagnarsi nelle acque sacre. Poi sono voluto salire su una delle barche che ondeggiavano sul Gange, che mi ha mostrato i ghat, con la loro tavolozza iridescente e lo sfondo dei templi e delle torri, ad oggi per me una delle immagini più straordinarie del pianeta Ho usato l’ultimo giorno per scoprire Sarnath, alla periferia della città, dove il Buddha tenne i suoi primi sermoni dopo aver raggiunto l’illuminazione, ho visitato con calma i ghat e Sarnath, per poi recarmi all’affascinante Banaras Hindu University, con il suo museo ricco di miniature dipinte. Sono ripartito con sensazioni contrastanti, pensando realmente a quanto potrebbe essere, accompagnato con tanta spiritualità, affascinante perfino, il viaggio verso l’aldilà.

Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Siem Reap)

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