Sabrina Menozzi ci racconta l’iniziativa Il gelato per l’Ospedale Sacco di Milano

Sabrina Menozzi ci racconta l'iniziativa Il gelato per l'Ospedale Sacco di Milano
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Sabrina Menozzi è un’artigiana del gelato, la sua gelateria -16° Artigiani del Gelato e a Lainate, vicino Milano: “Non usiamo semilavorati industriali, né coloranti, aromi di sintesi e migliorativi vari. Siamo Artigiani, tutto esce dalle nostre mani, senza scorciatoie”. Sabrina mi ha scritto questa bellissima lettera: ne abbiamo parlato oggi a Segreti in Tavola.

“Cara Francesca, Questa è la storia di due bambine… Che sono cresciute insieme, giocando a pallavolo e piroettando come ballerine nei pomeriggi estivi.

Una delle due, Katia, è diventata infermiera.

L’altra Sabrina, Psicologa.

Le due bambine hanno avuto in comune anche il cambio di direzione dato alle proprie vite.

Katia, con dispiacere, lascia l”Ospedale per aprire una sua attività di toelettatura di animali domestici. Poi arrivano tre magnifici bambini e si occupa unicamente di loro.

Sabrina lascia la poltrona e si mette a lavorare nei ristoranti come pasticcera e poi apre la sua gelateria con il marito Claudio.

I social hanno permesso loro di restare in contatto, di seguire le rispettive svolte. La gelateria è divenuto luogo di incontro per rivedersi e riabbracciarsi.

Poi arriva il Covid-19. E getta la sua ombra su tutto, impone il silenzio, la riflessione, e dilata il tempo.

Katia lascia la sicurezza di casa per accogliere il grido di aiuto degli ex colleghi e torna in Terapia Intensiva.

Sabrina fa il suo gelato ed il suo amato Claudio lo porta a domicilio. Grande gioia e stupore quando una cliente trasferitasi in Patagonia sceglie la loro gelateria per fare un regalo di compleanno alla sorella rimasta a Lainate.

Ma la sensazione di paralisi, di impotenza, di incapacità di fronte a questo virus non ci abbandona. Noi in gelateria non ci diamo pace, non sappiamo come fare a portare anche a loro, agli infermieri e medici, la nostra dolcezza.

E allora tutto torna insieme, in un attimo.

Le due bambine si sentono, e si riesce ad organizzare una consegna di gelato al Reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Sacco per portare qualche minuto di leggerezza a 90 eroici combattenti.

E’ una goccia nell’oceano del sacrificio che tutto il personale medico ed infermieristico sta facendo ormai da mesi per salvarci. Per proteggerci.

E’ un segno di stima verso chi non si è mai arreso.

E’ un momento di grande emozione.

Le due bambine, anche se separate fisicamente, dagli anni, negli anni, si ritrovano in un progetto, e se potessero farebbero una piroetta.

Questa è una storia semplice.

Katia Cabelmater, donna che lascia i suoi bambini alle cure del prezioso marito Davide, per fare ciò che serve. Con coraggio, incredibile coraggio.

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