È il padre di tutti gli agrumi, conosciuto da tutti ma relativamente poco diffuso nelle nostre cucine. Sto parlando del cedro, originario dell’Asia sudorientale ma già presente in Europa in tempi antichissimi: lo conoscevano gli antichi greci e gli antichi romani, e Plinio il vecchio lo classificava nella sua Naturalis Historia con il nome di “mela assira”.
Ne esistono più varietà, ma in linea di massima i cedri si presentano come grandi agrumi di colore verde o giallo, la forma allungata e la buccia bitorzoluta, e per quanto riguarda il sapore alcuni cedri sono molto acidi e altri dolci.
Oggi il cedro in Italia si coltiva principalmente in Calabria, in Sicilia e in Campania, ma la gran parte dei frutti è destinata alla trasformazione, perché i cedri sono soprattutto utilizzati per produrre canditi, marmellate e bevande, o per estrarne l’olio essenziale, molto richiesto nell’industria farmaceutica. Raramente si consumano freschi, sia perché la buccia è molto spessa e la parte commestibile è meno del 30%, sia perché il sapore è spesso troppo acido o amarognolo, ed è molto più apprezzabile in preparazioni con lo zucchero.
Il cedro, come tutti gli agrumi, contiene moltissima vitamina C, flavonoidi, vitamina B1, sali minerali e fibre, e pare che faccia bene alla pressione sanguigna e alla digestione.
Il segreto per assumere tutte queste sostanze valorizzando allo stesso tempo il gusto del cedro è preparare una buona e sana cedrata fatta in casa! È facile, e potete trovare la ricetta qui sotto
La mia cedrata
Ingredienti:
2 cedri grandi
350 g di zucchero
350 ml di acqua
10 g di acido citrico
Acqua naturale o frizzante
Preparazione
Tagliate i cedri in quattro parti. Con un pelapatate tagliate la parte gialla della buccia e mettetela da parte. Spremete il succo dei cedri. Frullate le bucce e il succo insieme allo zucchero e all’acido citrico. Aggiungete un po’ di acqua e lasciate riposare per 24 ore. Poi filtrate con un colino. Con lo sciroppo ottenuto, diluito con acqua, si otterrà una cedrata dissetante e rinfrescante.