pistacchi
Sicuramente se vi dico “Bronte” la prima cosa che vi viene in mente sono i pistacchi.
E infatti è proprio del pistacchio verde di Bronte che vi voglio parlare oggi. È un prodotto talmente importante per l’intera area di Bronte, che si è giustamente aggiudicato il soprannome di “oro verde”.
Il pistacchio è una pianta che esiste da tempi immemorabili, ma furono gli arabi a introdurla in Sicilia, dove il pistacchio trovò le condizioni ideali per uno sviluppo rigoglioso lungo le pendici dell’Etna, grazie alla fertilità del terreno vulcanico.
Dal 2010 il pistacchio verde di Bronte può anche vantare il riconoscimento DOP, che garantisce l’assoluta qualità del prodotto e sottolinea il ruolo fondamentale del legame con il territorio, sia per quanto riguarda la coltivazione che per le tecniche tradizionali di raccolta e lavorazione.
I pistacchi verdi di Bronte vengono raccolti a partire dalla prima settimana di settembre, ogni due anni: infatti le piante vengono lasciate a riposo per un anno per renderle più resistenti alle avversità. Per raccogliere i pistacchi, questi vengono fatti cadere dall’albero, su dei teli o in delle sacche poste al collo dei raccoglitori.
Come tutta la frutta secca, contengono veramente tante sostanze positive per il nostro organismo, come proteine, vitamine, sali minerali, sostanze antiossidanti e aminoacidi.
In cucina i pistacchi si possono utilizzare veramente dappertutto, come dimostrano tantissime ricette soprattutto della tradizione siciliana: come ingredienti per dolci e gelati, o per insaporire i salumi (pensate alla mortadella), per fare il pesto alla brontese, per condire piatti di qualunque tipo.
Volete sapere il segreto per riconoscere il vero pistacchio verde di Bronte? Assicuratevi che abbia le seguenti caratteristiche: la forma dev’essere allungata, non tonda; la pellicina che ricopre i pistacchi dev’essere di colore violaceo con riflessi verde chiaro, mentre il pistacchio deve avere un colore verde MOLTO intenso: diffidate dei pistacchi giallognoli! Inoltre il gusto è sempre tendente al dolce, perché i pistacchi di Bronte hanno una componente aromatica molto forte quindi non vengono salati.
(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato ai pistacchi tostati)