#mangiamoitaliano: l’asparago bianco di Bassano DOP

#mangiamoitaliano: l’asparago bianco di Bassano DOP
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Verdura di stagione, buona, tenera e succulenti, ricca di proprietà benefiche. quelli che mangiamo oggi sono una varietà perenne, la cui coltivazione in Europa ebbe inizio oltre mille anni fa.
L’Italia, insieme alla Francia ed alla Germania, ne è uno dei maggiori produttori a livello europeo. Parlo del buonissimo asparago.

Ne produciamo di buonissimi come quelli bianchi, diffusissimi al nord, soprattutto in Friuli Venezia Giulia e in Veneto! E non è un caso, perché la coltivazione di asparagi bianchi è tradizionale di quelle zone. In particolare, esiste un prodotto d’eccellenza che ha ottenuto il riconoscimento DOP: l’asparago bianco di Bassano, prodotto in vari comuni della zona circostante Bassano del Grappa, in Veneto.

La colorazione bianca è data dalla particolare tecnica di coltivazione: gli asparagi vengono tenuti sotto terra, dove si sviluppano completamente e vengono poi raccolti senza venire in contatto con la luce del sole e rimanendo quindi bianchi.

Gli asparagi bianchi di Bassano, oltre a essere generalmente più spessi e più morbidi rispetto agli asparagi verdi e viola, hanno un sapore più delicato, che li rende adatti a numerosi abbinamenti culinari. Per esempio sono deliziosi fatti al forno, all’interno di involtini con prosciutto e formaggio.

Gli asparagi bianchi presentano interessanti caratteristiche nutrizionali: un modestissimo apporto calorico, più del 93% di liquidi, vitamine A, B e C, aminoacidi, sali minerali e fibre. Hanno proprietà depurative e diuretiche e facilitano la digestione.

Vi svelo un segreto: le sostanze benefiche contenute negli asparagi, in particolare le vitamine, tendono a deteriorarsi con il calore eccessivo.
Per salvaguardarle, e mantenere la giusta consistenza dell’ortaggio, sarebbe meglio cuocere gli asparagi al vapore o al limite lessarli in poca acqua. O addirittura è possibile consumarli crudi, ma è consigliabile solo per gli esemplari più giovani e teneri, e se sono di recentissima raccolta.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato all’aceto balsamico)

 

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