#MANGIAMOITALIANO – Il Ficodindia di San Cono DOP

#MANGIAMOITALIANO - Il Ficodindia di San Cono DOP
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Quanto ne sapete del ficodindia?
Cominciamo dal nome: perchè si chiamano così? Il nome, probabilmente deriva da Cristoforo Colombo, che credeva di essere approdato proprio in India, mentre era arrivato nelle americhe, dove incontrò questi frutti di cactus.
Originari del Messico, dove l’importanza di questa pianta è tale da incarnare proprio il simbolo del Paese, ed essere persino nella bandiera della Repubblica Messicana, furono poi introdotti in Europa dai primi esploratori dell’America.

In Italia il ficodindia cresce soprattutto in Sicilia, che presenta un clima ideale per la sopravvivenza di questa pianta. Oltre al delizioso ficodindia dell’Etna, nell’area di Catania si produce anche il ficodindia di San Cono DOP, uno dei frutti più saporiti del Mediterraneo, che ha ottenuto la denominazione d’origine per via del suo profondo legame con il territorio e con le tecniche di produzione.

Infatti le condizioni ambientali della zona sono particolarmente favorevoli alla crescita dei fichidindia: i fattori fondamentali, oltre a quello umano, sono l’altitudine, la conformazione orografica, l’intensità dei raggi solari, l’escursione termica giornaliera. Ed è davvero bellissima la loro coltivazione, una distesa di cactus che circondano strade e viaggiatori!

Esistono due varietà di fichidindia di San Cono: quelli agostani, raccolti con la prima fioritura, e quelli tardivi o scozzolati, frutto della seconda fioritura. Si raccolgono in tarda estate e in autunno. Si riconoscono per le grandi dimensioni, la buccia dai colori intensi e vivi, il profumo delicato e il sapore molto dolce.

I fichidindia di San Cono contengono elevate quantità di fibre e sali minerali, soprattutto potassio, e poi sostanze antiossidanti e vitamine. Hanno effetti benefici soprattutto per l’intestino.
Il segreto per riconoscere i veri fichidindia di San Cono DOP è innanzitutto verificare che siano confezionati correttamente: infatti è ammessa la commercializzazione solo in vaschette di plastica e cartone o cassette di legno, plastica e cartone. Le confezioni devono essere sigillate con termosaldatura e ovviamente riportare il simbolo comunitario della DOP e il logo dei fichidindia di San Cono.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento del mangiare italiano dedicato alla Pesca nettarina di Romagna IGP)

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