Lorenzo Beretta, presidente del Consorzio Cacciatore Italiano ci svela segreti del goloso salame cacciatore

Lorenzo Beretta, presidente del Consorzio Cacciatore Italiano ci svela segreti del goloso salame cacciatore
PLAY

Il salame cacciatore DOP è un salume prodotto solo con carni italiane, si usano quindi solo i tagli nobili della carne di suino, sale, pepe e tradizionalmente un pizzico d’aglio, mai speziature forti.
Il salame, alla fine della stagionatura di almeno 10 giorni, deve poi possedere caratteristiche di aspetto, gusto e chimico-fisiche ben definite:

  • pezzatura piccola (di solito sui 200 grammi, fino a un massimo di 350 gr);
  • forma leggermente curva;
  • consistenza compatta e non elastica;
  • la fetta si presenta al taglio compatta e omogenea;
  • colore è rubino uniforme, con granelli di grasso ben distribuiti;
  • gusto dolce e delicato, mai acido.

La produzione del Salame Cacciatore italiano DOP inizia con un’attenta selezione delle carni (solo maiali italiani) e tagli nobili, che vengono accuratamente macinate, impastate e insaporite con spezie. Segue poi l’insaccamento, la legatura nelle tipiche filze e la stagionatura.
Questo metodo di lavorazione garantisce un prodotto di ottima qualità, caratterizzato da un profumo delicato, un gusto dolce e un colore rubino intenso.

I miglioramenti emersi dall’indagine sui nuovi valori nutrizionali indicano che i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP risultano una categoria di alimenti adatta a tutta la popolazione e a diversi momenti di consumo, in grado di soddisfare la ricerca del gusto e, allo stesso tempo, in linea con le raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica.
Il contenuto di sale è notevolmente diminuito rispetto agli anni scorsi.
in una percentuale del ben 18%.
Ciò grazie all’evoluzione dei sistemi di produzione e alla maggiore attenzione nella qualità delle materie prime e delle spezie utilizzate.
Il contenuto lipidico risulta notevolmente ridotto e, grazie alle moderne tecniche di allevamento, ne risulta ottimizzata anche la qualità compositiva.
C’è stata una riduzione del contenuto in acidi grassi saturi e allo stesso tempo si è ottenuto un equilibrio tra contenuto in grassi saturi e insaturi.

(se l’hai perso ascolta e leggi l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alla mortadella)

Ti potrebbero interessare