L’ideatrice di Lifeness Daniela Galdi ci svela i segreti per scegliere l’extravergine di oliva

L’ideatrice di Lifeness Daniela Galdi ci svela i segreti per scegliere l’extravergine di oliva
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E’ il momento dell’anno in cui si produce il nuovo olio di oliva: perché dobbiamo scegliere un olio extravergine e quali sono i segreti per la scelta giusta?
Oggi ne parliamo con  Daniela Galdi presidente dell’Associazione Italiana Chef ideatrice di Lifeness progetto di educazione alimentare.

L’olio extravergine di oliva. L’ oro verde, un tesoro di inestimabile valore per la nostra salute.
Alimento spesso demonizzato da nutrizionisti e dietologi, viene purtroppo guardato con sospetto perché considerato nemico della forma fisica.

La sfida sarà riposizionare l’olio extravergine di oliva nel posto dove merita di essere nella dieta di ognuno di noi poiché fonte indiscussa di importantissimi nutrienti fondamentali per il benessere e la salute del nostro organismo.
Colonna portante della Dieta Mediterranea, nominata dall’UNESCO patrimonio mondiale immateriale nel 2010, è ricchissimo di antiossidanti tra cui l’oleuropeina, che pare abbia un altissima attività antinfiammatoria, effetti antitumorali poiché limita la formazione di molecole anomale.

Serbatoio di alte quantità di polifenoli, in particolare quelli prodotti con le olive italiane, specialmente quelle del centro sud, che contengono generalmente più polifenoli (ne è un esempio la pugliese coratina che ne ha un contenuto altissimo).

Altri componenti benefici sono per esempio l’acido oleico, presente per circa il 75% e può essere definito il custode delle arterie in quanto riduce l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale.

E ancora…combatte l’invecchiamento cellulare, ci protegge dai danni causati dai radicali liberi, una delle migliori sostanze naturali che contrastano la demenza senile mantenendo giovane il nostro cervello. Riduce i rischi di diabete perchè contiene i picchi di glicemia dopo i pasti. Insomma una vera e propria panacea!
Ottimo per la frittura poiché con un alto punto di fumo, vuol dire che resiste ad alte temperature e quindi non produce in cottura le sostanze tossiche dannose per il nostro organismo

Per riconoscere un buon olio di oliva le prime cose da guardare sono:
– innanzitutto il prezzo, se costa 1-2 o 3 euro non è sicuramente olio extravergine oppure chissà di quale origine
– fatto scorrere su un cucchiaio e osservato in controluce deve risultare con una densità media (bassa densità vuol dire che è vecchio oppure alterato, una densità troppo alta invece è tipica degli oli di semi)
– profumo fruttato fresco unito ad una sensazione di leggero amaro in bocca tendente al piccante in gola, allora è davvero buono!

Info: lifeness-roma.it

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al vivere bene e a lungo)

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