Jamaica, una vacanza a ritmo di reggae e natura

Jamaica, una vacanza a ritmo di reggae e natura
PLAY

Per gli amanti dei pirati e della bioluminescenza, andiamo in Jamaica. Oggi accompagnerò i miei amici subacquei a fare un’immersione facile facile ma che consentirà di scoprire un paese ormai sommerso che la storia aveva bollato come uno dei luoghi più malfamati del mondo.
Ci troviamo in Jamaica, isola caraibica che Colombo descrisse come ”la più bella che gli occhi abbiano visto”. Peccato che questo paradiso terrestre venne scelto da pirati e briganti di tutti i generi come base. La capitale di questo paradiso, ormai del vizio, fu Port Royal dove si sviluppò una variopinta società che si distingueva proprio per il malaffare. Taverne, case di tolleranza, ogni genere di nefandezza qui poteva aver luogo.
Tutto questo fino alla mattina del 7 giugno 1692, quando un violento terremoto seguito da un immancabile tzunami sommerse una buona parte della città.
L’ immersione che ci attende è come dicevo molto semplice; ad una profondità di soli 12 metri si trovano i resti di quel luogo leggendario.
Ma voi, amanti dei pirati, non temete, nonostante il terremoto venisse interpretato come un segno della mano di Dio per punire tanta depravazione, Port Royal risorse e mantenne la sua pessima fama. Altro che il peggior Bar di Caracas.
Se invece che la storia dei pirati ad attrarvi è la natura più incredibile, vi suggerisco di attraversare l’ isola e di visitare Falmouth la cui laguna di notte brilla di una magica luce blu e verde. Sarà sufficiente che agitiate le acque o che una barca o un pesce le agitino per farla brillare in una magica festa di luci . Questa magia si chiama bioluminescenza e qui ce ne è in abbondanza.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Norimberga)

Ti potrebbero interessare