Campagna Amica e i segreti dei Sigilli: l’uva Tintilia

Campagna Amica e i segreti dei Sigilli: l’uva Tintilia
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Campagna Amica: l’uva Tintilia del Molise

Le origini della viticultura in Molise sono antichissime, si devono far risalire ai Sanniti, prima ancora che i Romani ne estendessero la coltivazione in un territorio più ampio.
La Tintilia è un vitigno autoctono della regione, l’unico rimasto, per secoli considerato dalla popolazione locale il vitigno di eccellenza qualitativa. Se ne è rischiata la scomparsa nel secondo dopoguerra, in seguito all’introduzione di vitigni più produttivi, ma è stato salvato da una recente campagna di recupero condotta dall’agronomo Giuseppe Mogavero (1937-2015). Il processo di abbandono del vitigno ha un origine precisa. Infatti la Tntilia veniva e per fortuna viene, coltivata nelle aree interne montuose. Dopo la guerra la produzione di vino si è spostata verso la costa seguendo le esigenze economiche e l’esodo dei contadini in aree più vantaggiose. Ecco quindi che un patrimonio di tradizioni e gusto ha rischiato di perdersi. Si pensi che recenti ricerche hanno portato alla luce un antico documento datato 1810 dove è menzionata per la prima volta la “Tintilia” o “Tintiglia”, ed è stata rinvenuta una pubblicazione sul Bollettino Ampelografico datata 1884, a seguito di un censimento promosso dal Ministero dell’Agricoltura, nel quale la Tintilia risultava essere il vitigno più diffuso in Molise, appunto nelle zone interne. La Tintilia ha origini incerte. Per molto tempo è stato considerato un parente del Bovale Grande oppure di un vitigno di origine spagnola (l’etimo è di chiara origine spagnola, dove tinto indica il rosso intenso dell’uva e del vino che ne deriva). È un vitigno ottimo per la produzione di un vino dal colore intenso e carico che può accompagnare in modo eccellente le carni rossa.. L’epoca di vendemmia è esattamente questo: a seconda dell’andamento stagionale e della zona di coltivazione, inizia verso la metà del mese di settembre per concludersi la prima decade di ottobre. A completa maturazione la polpa degli acini tende ad imbrunire. Le uve Tintilia danno origine ad un vino unico e facilmente identificabile che va vinificato in purezza. Qualche caratteristica utile per un consumo consapevole: Il profilo olfattivo è caratterizzato da eleganti note speziate, che si fondono con sentori di frutta rossa. Ha una buona struttura, in bocca è caldo ed esprime aromi complessi. Il finale ha una bella persistenza. Una buona acidità e tannini importanti, ne consigliano l’affinamento per periodi medio-lunghi

(Non perderti  l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Campagna Amica con il fico d’India della Valle del Belice)

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