Il Direttore delle Guida di Repubblica Giuseppe Cerasa ci racconta la guida dedicata a Genova Maxima.

Il Direttore delle Guida di Repubblica Giuseppe Cerasa ci racconta la guida dedicata a Genova Maxima.
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Tra le pagine della guida sfilano, tra le tante, le testimonianze di Gino Paoli, Ivano Fossati, Cristiano De André, Francesco Baccini, Maurizio Lastrico, Luca Bizzarri, Davide Livermore, Tullio Solenghi, Ugo Dighero, Fabrizio De Ferrari, Ester Armanino, Bruno Morchio, Marco Lanna, Stefano Eranio, Silvia Salis. Quindi gli itinerari alla scoperta della città Capitale del Libro 2023 e i capitoli dedicati ai Rolli, alla musica e ai suoi migliori interpreti, ai grandi personaggi del passato, agli artigiani e al gusto.
In questa puntata il Direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa, ci racconta i segreti di Genova, una città capace di attraversare i secoli e di intrecciarsi con le bellezze del presente. “Genova Maxima”, infatti, è il nuovo volume della collana di punta delle Guide di Repubblica, Il capoluogo ligure viene esplorato in ogni suo vicolo e viale, dal centro alle periferie, dal porto alle colline. Quindi i capitoli dedicati ai Rolli, scrigni di fascino e suggestioni legati alle nobili famiglie genovesi, ai personaggi che hanno fatto la storia della città (e non solo), alla musica e ai suoi migliori interpreti.
Spazio poi per gli artigiani storici, le eccellenze gastronomiche e per le migliori insegne cittadine, siano esse quelle di ristoranti, luoghi del gusto o strutture in cui passare la notte.
Senza dimenticare quello che comporta ricoprire il ruolo di Capitale del Libro 2023. Genova la “Superba”, un appellativo lungo otto secoli che vuol dire imponente, grandiosa, altera, orgogliosa. Fu Francesco Petrarca a darle questa definizione in una relazione di viaggio del 1358. Diceva di Genova: “Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”. Quel che colpisce di più in questa attribuzione del poeta è che dopotutto Genova sarebbe diventata quella che lui descrive ma forse non lo era ancora. Di sicuro i genovesi ci avevano messo tenacia, durezza, sprezzo del pericolo ma sempre senso degli affari. Anche quando andarono per le crociate nel XII secolo non si limitarono a liberare Gerusalemme e la Terra Santa, a casa portarono sempre qualcosa.
E non è neanche vero che inizialmente Genova si sentisse votata al mare, lo apprese nel tempo, quando i suoi conquistatori andavano comprendendo che quella sorta di bocca che costituiva l’approdo naturale della città poteva essere un porto col quale e dal quale fare grandi cose. E quindi il mare, il suo porto e tutto quello che prende forma alle sue spalle. “Genova Maxima” si muove tra le bellezze della città affidandosi anche alle parole di personaggi come Gino Paoli.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life)

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