I segreti delle Canocchie

I segreti delle Canocchie
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Sapete che differenze ci sono tra le Canocchie, la Pannocchie e la cicala di mare? Nessuna!

La canocchia (Squilla mantis) è un crostaceo che può raggiungere i 20/25 cm di lunghezza: ha corpo allungato, provvisto di numerose paia di appendici, alcune delle quali utilizzate dall’animale per muoversi, altri per scavare il proprio rifugio. Vive sui fondi sabbiosi e fangosi, spesso in prossimità della foce dei fiumi o dello sbocco dei canali. Ha una colorazione bianco-grigiastra madreperlata, con due caratteristiche macchie ovali bruno-violacee sulla coda che assomigliano a un paio di occhi. Il primo paio di arti (pseudochele) è composto di due lobi seghettati, ed è utilizzato per catturare le prede di cui l’animale si nutre. La testa, ricoperta da una robusta corazza, è munita di due paia di antenne e di altre due appendici mobili, su cui sono collocati gli occhi. L’addome termina con una coda con funzioni natatorie.

La canocchia ha carni di notevole pregio, molto apprezzate, in particolare nel periodo autunno-invernale, e si adatta sia ai primi che ai secondi piatti. si possono mangiare appena sbollentate in pochissima acqua e condite con poco limone ed olio extravergine di oliva o in umido o in zuppa. Si trova tutto l’anno, ma i mesi migliori sono da marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto a settembre.

Un segreto: le canocchie sono crostacei molto delicati che devono essere consumati o congelati il prima possibile, perchè dopo poco tempo dalla pesca inizia un processo di disidratazione che svuota la corazza, e che quindi rende consigliabile acquistarla viva. È possibile conservarli in frigorifero, ben coperti da pellicola alimentare o chiusi in un sacchetto freezer, per 1 giorno al massimo. Se sono molto freschi, è possibile anche congelarli, a -18°C, in appositi sacchetti ben chiusi, avendo l’accortezza di eliminare quanta più aria possibile. Si può così conservare 3 mesi.

Dal punto di vista alimentare, i crostacei sono particolarmente adatti ai regimi dietetici, poiché hanno apporto calorico ridotto (a patto che vengano cucinati senza l’aggiunta eccessiva di condimenti grassi). Sono buone fonti di proteine e acidi grassi polinsaturi, oltre che di molte vitamine del complesso B; generalmente hanno un alto contenuto di iodio, perciò sarebbero da evitare nelle diete che ne richiedono un basso apporto. Sono tutti facilmente digeribili e si abbinano bene con vini bianchi secchi freschi e delicati o con le bollicine.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti dell’aceto)

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