Capri, l’isola limoncello

Capri, l’isola limoncello
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Amici, “champagne per brindare a un incontro”, per portarvi dove canta il Peppino dell’omonima cittadina dove è nato, ovvero Capri. Essendo arrivato alla sera ho voluto subito godere della vita chiassosa dell’isola, andando al centro mondano di Capri, che si chiama in realtà Piazza Umberto I ma, viste le sue dimensioni ridotte, è da sempre chiamata Piazzetta, il vero simbolo della Capri mondana.
Era molto affollata complici anche i tanti ristoranti e bar all’aperto. Mi sono seduto in uno dei bar in Piazzetta pagando il mio caffè molto di più rispetto ai classici bar, ma sicuramente è un’esperienza che, essendo a Capri, andava assolutamente fatta. Ho poi passeggiato in Via Camerelle la strada imperdibile di Capri. Passeggiare in mezzo a negozi lussuosi e botteghe tipiche è un must se si è a Capri. §
Il mattino dopo sono andato a prendere la Funicolare per Marina Grande che si affaccia sul Golfo di Napoli e che mi ha offerto delle viste davvero spettacolari. Poi direzione porto e affittato gommone per andare verso l’emblema di Capri, la Grotta Azzurra, l’attrazione principale dell’isola, che richiama turisti da tutto il mondo.
Si tratta di una grotta larga 25 metri e lunga 60 con un ingresso alto meno di un metro; per entrare nella Grotta bisogna letteralmente stendersi sulla barchetta di legno, l’unico modo per visitare la Grotta Azzurra. La sosta dentro la Grotta Azzurra è di circa 5 minuti e non è stato possibile nuotare al suo interno.
Secondo i Capresi l’orario migliore per entrare dentro la Grotta Azzurra è tra le 12 e le 14 quando i raggi del sole penetrano tra le rocce rendendo i riflessi dell’acqua ancora più azzurri, il mio ingresso ha segnato le 13, quindi perfetto. Ma Capri richiama anche la gola perciò la sera in un ristorante molto conosciuto ho voluto assaggiare il cibo della Costiera Amalfitana: a partire da un primo spettacolare, i ravioli capresi al parmigiano e caciotta, per poi passare al secondo di pesce che mi ha entusiasmato , la pezzogna all’acqua pazza con pomodorini freschi; non pieno ho assaggiato i totani ripieni e chiuso con delle deliziose alici marinate. Per il dolce mi sono spostato in una delle pasticcerie più note per l’assaggio della torta caprese, il dolce locale a base di cioccolato e farina di mandorle, naturalmente il tutto accompagnato dal limoncello, il liquore tipicamente associato a Capri e che si dice sia stato inventato proprio qui. Ho poi scoperto che si trovano diversi tipi di limoncello a Capri, stavolta viaggio bagnato all’andata dallo champagne al ritorno dal limoncello…prosit.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato alla Provenza)

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