Al via il restauro della Fontana del Quirinale

Sono iniziati oggi i restauri della Fontana di Piazza del Quirinale che si trova davanti la sede della Presidenza della Repubblica. Un restauro particolare perché è merito di un donatore privato. A pagare la somma di 500 mila euro è il russo Alisher Usmanov, Presidente della Federazione Internazionale della Scherma.

Il “Presidente della Federazione Internazionale della Scherma, ha stipulato con la città di Roma apposita convenzione per il restauro, oltre che della Fontana, anche della Sala degli Orazi e Curiazi nel Palazzo dei Conservatori in Campidoglio per un importo complessivo di 500.000 euro”,  si legge in una nota, l’assessorato alla Cultura del Campidoglio.

“Un gradito riconoscimento – ha commentato il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce – alla credibilità della professionalità del personale della sovrintendenza. La Fontana di Piazza del Quirinale – ha aggiunto Parisi Presicce – costituisce, nel suo insieme, un significativo esempio del multiculturalismo della città di Roma perché raccoglie, in un tutto unico, espressioni artistiche di epoche e origini diverse e racconta, attraverso gli elementi che la compongono, più momenti della sua storia”.

“I lavori di restauro della Fontana del Quirinale termineranno a fine dicembre – ha commentato l’Assessore alla Cultura e allo Sport Giovanna Marinelli – in tempo per uno degli appuntamenti più importanti che questa città si accinge a vivere: il Giubileo. Ringrazio ancora una volta Usmanov per la sua opera di mecenatismo che farà risplendere anche una delle sale più belle dei nostri Musei Capitolini, la sala Orazi e Curiazi dove i lavori partiranno a fine ottobre. I lavori alla Fontana, diretti dalla Sovrintendenza Capitolina saranno realizzati dalla Ducale Restauro srl, ditta specializzata nel restauro di materiali lapidei, per un costo di 200.000 euro e sono finalizzati oltre che al recupero del monumento, alla manutenzione del basamento e dei due antichi gruppi scultorei dei Dioscuri”.

“I fenomeni più evidenti di degrado – prosegue il comunicato – sono imputabili non tanto alla costante azione degli agenti atmosferici, quanto all’acqua di scorrimento e al conseguente particolare microclima che si determina nella fontana. L’aspetto più macroscopico è costituito dalla presenza del calcare, che in forme e colorazioni diverse, occulta quasi interamente le superfici, impedendo una corretta lettura del monumento e l’apprezzamento dei suoi materiali costitutivi (marmo, granito e travertino). Le operazioni di restauro prevedono, tra l’altro, la pulitura meccanica e chimica delle superfici marmoree, un trattamento biocida, il consolidamento di alcune parti lesionate, la verifica ed eventuale sostituzione delle staffe metalliche. E’ inoltre prevista la realizzazione di una nuova impermeabilizzazione delle vasche, la sistemazione dell’area di rispetto con colonnotti e recinzione metallica e inoltre la revisione degli impianti tecnologici, idrico e di illuminazione. Verrà infine eseguita una manutenzione del basamento e dei due gruppi scultorei dei Dioscuri”.

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