Vietato fumare nelle ville e nei parchi dal 15 giugno

Dal 15 giugno non si potrà più fumare nei parchi capitolini.  Scatta il divieto di accendersi una sigaretta, ma anche di improvvisare barbacue “fai da te”. I divieti sono vale anche per le grandi ville, com Villa Borghese o  villa Ada, e saranno estesi fino al 30 settembre.

Lo ha deciso il sindaco Ignazio Marino che ha scritto di suo pugno l’ordinanza anti-incendi firmata il 7 maggio scorso, su indicazione della Regione, per evitare gli incendi in città e nelle aree limitrofe al territorio comunale.

L’ordinanza che, fanno sapere dal Campidoglio, riguarda tutte le aree verdi del territorio capitolino compresi i parchi e le ville storiche, segnala il massimo rischio nel periodo dal 15 giugno al 30 settembre. Tra le altre cose, prevede “il divieto assoluto di accendere fuochi per bruciare sterpaglie e residui di vegetazione” al fine di “pulire terreni, pascoli, prati o per rinnovare il manto erboso”. Nel periodo in questione è “vietato far brillare mine o usare esplosivi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per bruciare metalli, usare motore e fornelli o inceneritori che producono faville o braci, fumare o compiere altra operazione che possa arrecare pericolo di incendio”.

L’ordinanza prevede deroghe “per coloro che per motivi di lavoro siano costretti a soggiornare nei boschi, solo se strettamente necessario per il riscaldamento o la cottura delle vivande; per l’accensione di fuochi in appositi bracieri o in altre strutture appositamente realizzate, nella aie, nei giardini privati e condominiali e nei cortili di pertinenza di fabbricati all’interno delle predette aree; ai privati che eseguono attività ricettiva, previa verifica di idoneità tecnica; e, infine, in occasione di eventi di interesse sociale, previa autorizzazione dell’autorità competente”.

Sempre nell’ordinanza si prescrivono interventi preventivi come ad esempio, il fatto che “nelle fasce adiacenti ad autostrade e grandi vie di comunicazioni non possono accendersi fuochi anche nei fine settimana dei periodi considerati a rischio incendio”, oppure “la realizzazione di una fascia parafuoco di protezione per i terreni agricoli”.

Nel periodo considerato, inoltre, “i gestori di cabine elettriche devono provvedere alla ripulitura dalla specie erbacee nelle fasce di pertinenza delle cabine per un raggio non inferiore ai 10 metri”; l’utilizzo di fuochi d’artificio “si deve realizzare a distanze non inferiori ad un chilometro dalle aree boschive o cespugliate”; i gestori di insediamenti turistico-residenziali, di campeggi e di villaggi turistici “confinanti con boschi o terreni devono attenersi alle disposizioni previste dall’ordinanza”. La mancata osservanza delle regole comporterà le sanzioni previste dalla legge.

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