Avete mai assaggiato il Broccoletto di Roccasecca? Soprattutto sapete dov’è Roccasecca? Beh, Fabio, un affezionato ascoltatore di Segreti in Tavola, mi ha segnalato un prodotto gustoso e di stagione, conosciuto come Rapa catalogna di Roccasecca, graziosa cittadina in provincia di Frosinone, tra le 10 finaliste per il titolo di Città italiana della cultura 2025 e patria natale di Severino Gazzelloni! Quindi città da visitare, anche per gustare i Broccoletti!
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, e si caratterizza come pianta con numerosi steli e a partire dallo stelo centrale si aprono ampie foglie irregolarmente lobate e dentate che presentano un caratteristico colore grigio-blu.
Gli agricoltori locali descrivono questa foglia plurilobata e frastagliata come “spizzata”. La rapa catalogna si riconosce per il colore delle foglie dal verde intenso al verde bluastro ed è rinomata per le infiorescenze che appena formate dopo i primi freddi vengono raccolte da dicembre fino a marzo e che rappresentano la parte edule. Il sapore dei broccoletti è amaro, molto più forte rispetto alle varietà commerciali; l’amaro diminuisce se le rape vengono raccolte dopo periodi freddi, perché “il gelo toglie l’amaro”.
La rapa catalogna di Roccasecca viene tradizionalmente seminata verso la fine di agosto (20 agosto) o verso la prima decade di settembre secondo l’antica tecnica della semina in “porca” (in un semenzaio a terra) o anche a “morra” (semina a spaglio direttamente in campo). L’aggiunta di sostanza organica, ossia letame maturo di oltre tre mesi, serve sia da filtro che da concime.
Il Broccoletto a Roccasecca si può gustare in tanti modi: nelle pizze fritte e come farcitura della sfogliatella rustica, ma il segreto è gustarli nella Frionza, un piatto di recupero goloso, fatto con pane raffermo, broccoletti e cipolla fresca cruda!
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al guanciale di Amatrice)