Vi piacciono gli spaghetti di soia? sono conosciuti anche come “vermicelli di soia” o “noodles” e possono essere una deliziosa alternativa ai tradizionali spaghetti di grano. Originari della cucina asiatica, in particolare cinese e vietnamita, questi sottili fili di pasta sono realizzati con farina di soia e acqua e sono apprezzati per la loro leggerezza, versatilità e sapore neutro che si presta bene ad essere abbinato a una varietà di ingredienti.
La preparazione degli spaghetti di soia è relativamente semplice, ma richiede un po’ di attenzione per ottenere il risultato desiderato. Vi svelo segreti per cucinarli al meglio:
Innanzitutto scegliete dei noodles di qualità, preparati con ingredienti naturali e possibilmente freschi, perché la freschezza influisce notevolmente sulla consistenza e sul sapore del piatto finale.
Prima di cuocere gli spaghetti di soia, lasciateli in ammollo in acqua fredda per circa 10-15 minuti. Questo passaggio li renderà più morbidi e facili da manipolare durante la cottura.
Per gustarli al dente e per mantenere una consistenza piacevole, vanno cotti in acqua bollente per circa 3-5 minuti, mi raccomando, non fateli cuocere troppo a lungo, e dopo la cottura, scolateli e risciacquateli immediatamente, sotto acqua fredda corrente. Questo aiuterà a interrompere il processo di cottura e a mantenerli al dente.
Potete utilizzare gli spaghetti di soia in tantissimi piatti come zuppe e insalate, basta aggiungerli agli ingredienti che più ci piacciono durante la fase finale di cottura, in modo che possano assorbire i sapori e le spezie del piatto. Sono buonissimi con le verdure, ma anche con la carne, i frutti di mare o salse a base di soia o peperoncino. Una porzione da 100 grammi di noodles apporta circa 330 kcal più o meno quanto un piatto di pasta.
Insomma, gli spaghetti di soia possono essere un’opzione salutare e gustosa per arricchire la nostra cucina con influenze asiatiche!
Foto di Kate Romeo