Senegal, per scoprire l’isola di Gorée

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L’Africa mi ha sempre affascinato, questa volta vi porto in Senegal. Atterrato a Dakar ho scelto di fare un viaggio alla scoperta di un Senegal diverso, partendo dalle vicinanze della capitale, in una sgangherata Jeep, mi sono recato al porto di Dakar per partire con una barca. Devo dire anche questa non al meglio, verso l’isola di Gorée, e dopo una traversata di circa 20 minuti, sono arrivato in una piccola isola molto pittoresca. Edifici e abitazioni in stile coloniale, un piccolo atollo dove ho passato una giornata tra mercatini di souvenir, prodotti tipici in un’atmosfera calma e rilassata.
Un luogo ideale per scattare ottime foto ricordo visti i colori delle spezie e degli abiti dei locali. Attirato dalla storia che conoscevo dai libri, ovvero che negli anni passati Gorée ospitava centinaia di schiavi, sono stato a visitare i resti delle antiche prigioni, tra cui la Maison des Esclaves, la casa degli schiavi, attiva fino alla prima metà del 1800.
Sono poi salito ad ammirare un panorama unico a Le Castel, un punto d’osservazione che permette di vedere l’isola e l’oceano tutto intorno. Alla discesa ho voluto provare la cucina tipica di Gorée, degustando del tonnetto marinato appena pescato, marinato crudo con lime e spezie locali, buono ma molto piccante.
Ripartito per Dakar sempre dal porto ma stavolta con una Jeep mi sono diretto verso nord per arrivare a Saint-Louis, scoprendo una città completamente differente da resto del Paese africano.
All’ingresso troneggia il ponte di Faidherbe Bridge, simbolo iconico di Saint-Louis, progettato dal famoso ingegnere Gustave Eiffel, quello della torre ovviamente. Mi sono divertito a provare una gita in calesse all’interno del centro storico di Saint-Louis, proseguendo lungo le stradine sempre affollate, per poi arrivare nella parte moderna della città che si trova invece intorno al porto, il punto principale di Saint-Louis, dove ogni giorno i pescatori fanno ritorno e vendono al miglior offerente il pescato fresco. Non ho potuto non notare ahimé che li si fanno i conti davvero con la povertà, presente ad ogni angolo, e le forti diseguaglianze sociali, un aspetto molto forte che mi ha toccato davvero nel profondo.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Dakar)

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