Robotica sociale: gli impatti de “La società dei robot”

Si chiamano “Social Robot”, sono droidi unici nel loro genere che, presto, potresti incontrare nelle corsie di tanti nosocomi! Ma a cosa servono questi robottini? I robot sociali sono programmati per stimolare le funzioni cognitive delle persone ricoverate in reparto, incrementando proprio il benessere emotivo e le interazioni sociali, e riducendo il disagio che provano le persone che non ricevono visite o che non possono vedere nessuno.
I nostri nuovi amici interagiscono con i pazienti, aiutano la loro riabilitazione e ne diminuiscono lo stress. La sperimentazione è stata già avviata nelle corsie delle Unità di neuroriabilitazione della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma e, per ora, sta ottenendo ottimi feedback: spingono i pazienti a eseguire esercizi di rilassamento, ad ascoltare musica, a leggere un libro o a vedere un film. Il progetto è frutto del programma europeo ReMember-Me che prevede l’impiego di nuove tecnologie a servizio delle persone anziane per il monitoraggio continuo e la prevenzione del declino cognitivo.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato alle start up)

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