Risparmio energetico in cucina: ne parliamo con la Foodblogger Eva D’Antonio

Risparmio energetico in cucina: ne parliamo con la Foodblogger Eva D’Antonio
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Il caro bollette ha condizionato il nostro portafoglio, di conseguenza, le nostre scelte in cucina. Cosa possiamo fare, dunque, per limitare al massimo il consumo di gas o di energia elettrica quando cuciniamo e ottenere un importante risparmio energetico? 

Ne parliamo con la Food Blogger Eva d’Antonio, conosciuta come In Cucina Da Eva, esperta di cucina senza cottura, che ci ha suggerito un decalogo per imparare a gestire fornelli, pentole, metodi di cottura e forno, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale, con un conseguente risparmio energetico. 

1.Scegliere la pentola e i fornelli giusti. La pentola a pressione dimezza i tempi di cottura e quindi anche il consumo di energia. Anche quelle di rame, ideali per quei cibi che richiedono una cottura media, permettono un considerevole risparmio energetico per via dell’ottima conduttività del calore. Le dimensioni devono essere proporzionate alla grandezza del fornello o della piastra elettrica in modo che la fiamma, e quindi il calore, sia concentrata al di sotto della padella. Anche i fornelli hanno la loro importanza: quello ad induzione è il piano più efficiente con meno dispersioni (90% contro il 50% di quello a gas). Viene inoltre garantita più velocità nella cottura: se con la cucina a gas per far bollire un litro d’acqua si impiegano 7 minuti, con l’induzione ce ne vogliono solo 3.

  1. Ricorrere agli alimenti “ready to use”. Un buon punto di partenza per rinunciare ai fornelli è quello di scegliere alimenti pronti, hanno il vantaggio di essere già pronti, senza richiedere cottura, garantendo comunque un buon apporto nutrizionale senza rinunciare al gusto. Via libera, quindi, a legumi, verdure e conserve ittiche come il tonno in scatola: salva denaro (fonte di proteine nobili con ottimo rapporto qualità/prezzo), salva energia (non necessita di energia ai fornelli o in frigo per la conservazione), antispreco (solo l’1% del tonno in scatola finisce nel cestino), versatile e salva tempo.

3.Utilizzare sempre il coperchio. È un gesto fondamentale per evitare la dispersione del calore in cottura: si risparmia gas, i cibi cuociono più velocemente e l’acqua per la pasta bolle in minor tempo. Ma non è il solo accorgimento: anche scegliere un recipiente di misura adatta e non eccessiva rispetto alla quantità di alimento che si vuole cucinare, assicurandosi che la fiamma insista sullo specchio inferiore senza fuoriuscire, tornerà utile.

4.Cucinare alimenti che siano a temperatura ambiente. Avviare la cottura di alimenti preferibilmente a temperatura ambiente permette di evitare il consumo di gas che servirebbe per scaldarli dalla temperatura del frigo, generalmente 4°C. Bollire la pasta in una quantità sovrabbondante di acqua non serve, oltre a sprecare un’altra preziosa riserva, richiederà più energia per la cottura.

  1. Idratare i cibi prima della cottura. Prolungare il tempo di ammollo dei legumi secchi consente di ridurre la successiva bollitura, così come idratare prima della cottura il riso o alcuni cereali, specialmente quelli integrali, riduce il tempo necessario alla loro cottura, con un risparmio non indifferente.
  2. Ottimizzare l’uso del forno. È uno degli elettrodomestici più costosi a livello energetico: circa 2 kWh l’ora di cottura. È consigliabile cuocere più pietanze contemporaneamente. Inoltre, i forni mantengono la temperatura anche nei 20 minuti successivi allo spegnimento: per questo è possibile spegnerli in anticipo e sfruttare il calore residuo per terminare la cottura (questo vale anche con le pentole tradizionali per cucinare zuppe e risotti, purché rimangano coperti dopo aver spento il fornello). Infine: non aprire il forno mentre il cibo sta cuocendo poiché si disperde il 20% del calore ogni volta.
  3. Riscaldare gli avanzi. Se vogliamo consumare gli avanzi di cibo conservati nel frigorifero, meglio tirarli fuori almeno un’ora prima. In questo modo non saranno eccessivamente freddi quando verranno riscaldati e potremo risparmiare un po’ di energia. Se nel frattempo stiamo cucinando qualcos’altro, potremmo poggiare il piatto con il cibo da riscaldare sopra la pentola che sta già sul fornello, evitando quindi di usare il microonde o di accendere un altro fuoco.
  4. Quando possibile, ricorrere alla cottura a vapore o alla vasocottura. Attuabile anche nel microonde, in cestelli sovrapposti, la cottura a vapore aiuta a ridurre i consumi e cucinare pietanze salutari. Bisogna solo posizionare gli alimenti che richiedono tempi più lunghi nello strato inferiore e via via, salendo, quelli che necessitano di tempi o temperature inferiori.  Altro sistema è la vasocottura, tecnica antichissima già utilizzata negli ultimi anni da tanti chef e blogger, che prevede l’inserimento di tutti gli ingredienti crudi in un barattolo, compresi condimenti in piccole quantità, e la successiva immersione in acqua calda per la cottura. Si può, ad esempio, sfruttare il ciclo di lavaggio della lavastoviglie, assicurandosi che le temperature raggiunte siano idonee alla corretta preparazione delle ricette scelte.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Rigacuore sospeso)

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