Rigoletto, al Teatro dell’Opera dal 4 all’8 febbraio

Con la regia di Leo Muscato, torna al Teatro dell’Opera di Roma il Rigoletto. Il melodramma in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo, è infatti in programma dal 4 all’8 febbraio.

Nel ducato di Mantova in epoca rinascimentale, il duca dà una festa. Mentre si allontana al braccio della contessa di Ceprano, il buffone di corte, Rigoletto, si fa beffe della gelosia del marito della contessa.

Il cavaliere Marullo rivela agli invitati che il buffone ha un’amante e Ceprano intravede la possibilità di vendicarsi. Entra nella sala il vecchio conte di Monterone, il quale, venuto a chiedere ragione al duca della figlia sedotta, finisce invece in prigione: anche di lui Rigoletto si fa beffe e Monterone allora lo maledice. Il buffone si incupisce, ha una figlia la cui esistenza ha tenuto celata a tutti, e in particolare al duca libertino: è lei “l’amante” di cui parlava Marullo.

Il borgognone Sparafucile offre a Rigoletto i suoi servigi di sicario. La sorella Maddalena adesca le vittime designate, attirandole in casa, dove lui può eliminarle senza rischio. Ma Rigoletto per il momento non ha bisogno di un sicario. Alla figlia Gilda e alla cameriera Giovanna raccomanda di non fidarsi degli sconosciuti e di tenere sempre sbarrata la porta di casa, poi esce. Ma un giovane, con la complicità di Giovanna, riesce a intrufolarsi nel giardino: è il duca di Mantova che, allontanandosi Rigoletto, si presenta a Gilda fingendosi un povero studente innamorato di lei.  Poi qualcuno si avvicina e il duca fugge, Gilda però se ne è innamorata e intende rivederlo. Giungono Marullo e i cortigiani che vogliono rapire al buffone colei che credono essere la sua amante. Rigoletto li scopre, ma essi gli fanno credere di voler rapire la figlia di Ceprano; il buffone si offre allora di aiutarli. I cortigiani si introducono in casa sua per rapire Gilda.

Troppo tardi Rigoletto si scopre vittima di una crudele beffa. Gilda è chiusa negli appartamenti del duca; Rigoletto intanto finge di scherzare covando vendetta. Quando Gilda arriva e gli racconta di essere stata sedotta il buffone giura di uccidere il duca, mentre Monterone si avvia al patibolo. Rigoletto assolda Sparafucile per uccidere il duca. Maddalena adesca la vittima, ma incapricciatasi del duca induce il fratello a uccidere la prima persona che entrerà nella loro locanda, per consegnarne il cadavere a Rigoletto. Gilda che è rimasta segretamente a Mantova per rivedere il duca, scopre il piano e decide di sacrificarsi per salvargli la vita: in abiti maschili bussa alla porta e Sparafucile la pugnala. Quando Rigoletto riceve il sacco che secondo i patti, dovrebbe contenere il cadavere del duca, udita una voce lo apre e scopre la figlia che gli muore tra le braccia. La maledizione di Monterone si è avverata.

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