Rifugiati, contro la tendopoli della Cri a Monteverde parte la raccolta firme

 

Sulla tendopoli di via Ramazzini è partita la raccolta firme. Lunedì scorso la notizia dell’installazione nella sede della Croce Rossa di Monteverde di quindici maxi tende che accoglieranno 150 rifugiati in arrivo nella Capitale. Un nuovo presidio per rafforzare la rete di accoglienza cittadina, impreparata ad affrontare i continui sbarchi estivi, finito subito nel mirino delle proteste. Sabato mattina un gruppo di residenti ha preso parte a un manifestazione di protesta davanti al cancello d’ingresso, organizzato dai consiglieri di opposizione (Fdi-An) del XII municipio, Marco Giudici e Giovanni Picone.

“I cittadini ci chiedono la dislocazione della tendopoli o almeno le garanzie sulla temporaneità della stessa – si legge in una nota stampa – un centro di accoglienza in pieno centro cittadino in un contesto urbano che può essere davvero esplosivo in quanto a pochi passi insiste anche il complesso del Forlanini, già oggetto di abbandono e degrado che potrebbe in estrema ratio essere anch’esso utilizzato come centro emergenziale di accoglienza temporanea”. Da qui l’avvio di una petizione “per richiedere al Prefetto di Roma e al Ministro dell’Interno di rivedere le loro scelte e delocalizzare la tendopoli immediatamente”.

Su una scelta “ancora una volta calata dall’alto dal governo Renzi” si è espressa anche la neopresidente pentastellata del municipio, Silvia Crescimanno. “Sono andata in visita per avere informazioni in merito, alla presenza di rappresentanti della Croce Rossa e Forze di Polizia, che mi hanno aggiornata sulla situazione. La tendopoli è strutturata in modo da accogliere l’arrivo di 150 migranti che sosteranno per brevi periodi”. Sì, un hub per la primissima accoglienza, da dove smistare poi i vari flussi di migranti. Niente di permanente, stando a quanto appreso dall’ente umanitario. E la minisindaca tenta di smorzare i toni: “Vigileremo attentamente e manterremo un costante contatto con le Forze dell’Ordine del territorio affinchè sia garantita la sicurezza di tutti, inoltre terremo informati i cittadini in merito agli sviluppi della situazione”.

Dichiarazioni “troppo morbide” per i consiglieri di opposizione promotori della protesta. “Non è sufficiente […] bisogna lottare con tutti i mezzia disposizione per contrastare la scelta del governo”. E ancora, “come Fratelli d’Italia la invitiamo a prendere una posizione netta contro la tendopoli e presenteremo una richiesta di consiglio straordinario non appena insediati, per chiedere la delocalizzazione”.

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