Ornella D’Alessio ci svela i segreti della Guida Gastronomica della Sardegna: il pane

Ornella D’Alessio ci svela i segreti della Guida Gastronomica della Sardegna: il pane
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Ornella D’Alessio, grande viaggiatrice, scrive dal 1985 e molto prima ha cominciato a frequentare la Sardegna, sua terra di elezione. Autrice di guide di turismo e gastronomiche e di reportage dal mondo, affascinata dalla bellezza prepotente e dal calore della gente, negli anni, in ogni suo momento di riposo ha scelto la terra dei nuraghi, per ritemprarsi tra colori, profumi e sapori inimitabili. Nella Guida Gastronomica della Sardegna Ornella D’alessio ci svela i segreti dell’isola in un viaggio in 34 itinerari nel gusto attraverso le 4 stagioni: i prodotti agroalimentari e i piatti della tradizione sono la bussola che orienta il lettore nei territori dell’isola dove i frutti della terra e la cucina si declinano, si moltiplicano in numerose varianti assumendo nomi diversi. Ad ogni chiusura di capitolo, una ricetta da provare a casa.
Un ricco apparato fotografico accompagna il racconto intorno ai prodotti, alle pietanze e alle bellezze di una natura straordinaria.

Per scrivere di gastronomia della Sardegna servirebbe lo spazio di un’enciclopedia in più volumi. Una cucina che è riuscita, nel corso dei secoli, a mantenere ben definite e intatte le proprie caratteristiche, e che ancora oggi mantiene la propria identità culturale che preserva conoscenze alimentari ataviche, arricchite, incrociate e rielaborate da tutte quelle contaminazioni di popoli che l’hanno dominata, o che sono solo passati come il vento sulla sua terra. Pochi i documenti che testimoniano questa evoluzione, ma parecchi gli elementi che facilitano la ricostruzione di una cultura gastronomica che si caratterizza per la sua stagionalità, trasmessa oralmente nel tempo e che inizia a essere documentata solo nei primi anni del XX secolo.
La Sardegna è una terra ricca e generosa, variegata nei terreni e nei suoli, come dimostrano i vari uvaggi autoctoni o importati che qui si ‘sardizzano’ negli aromi, ma altrettanto abbondante di tradizioni e usanze in cucina e a tavola che cambiano anche a pochi chilometri di distanza.
La scelta autoriale è stata di identificare itinerari, da intraprendere, in base al tempo e alla passione di scoprire sapori e usanze, da nord a sud, da est a ovest. Uno degli obiettivi è stato quello di citare più borghi possibili – sono oltre 170 i comuni citati – rispettando i territori medievali dei giudicati, regioni e sub-regioni, oltre ai laghi, ai vulcani, alle pianure, alle colline e alle montagne, senza trascurare nuraghi e domus de janas.
Importante sottolineare l’importanza che i sardi riservano all’ospitalità: un valore tramandato, sacro e inviolabile che si esprime in ogni gesto quotidiano e, magistralmente, in cucina.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Eugenio Signoroni)

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