Ode al vino, conoscerlo è una cosa seria e ci rende persone migliori

Ode al vino, conoscerlo è una cosa seria e ci rende persone migliori
PLAY

“Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere”. Questa frase ben spiega le capacità che il vino ha di accompagnare una cena o un aperitivo e le chiacchiere, le risate, gli abbracci che ne seguono: ci libera dai vincoli. Questa sua caratteristica è senza dubbio ciò che lo inserisce nella top 3 dei piaceri della vita.

Ma poi esiste uno strato più profondo del suo potenziale che non ha a che fare con la perdita di inibizioni e l’allegria che ne consegue.

Il vino è raccontato, venduto, gustato, abbinato. Insomma è molto di più. Ecumenico e splendidamente italiano, unisce, accompagna e mette tutti d’accordo. Esiste una cultura del vino e c’è chi, innamorandosi di questo mondo e cogliendone la potenza, ha scelto di diffonderne la cultura.

“L’Italia è la più grande produttrice mondiale di vino. Ma il vino è ecumenico” A dirlo è Franco Ricci, presidente della Fondazione Italiana Sommelier. Con queste parole iniziamo la nostra chiacchierata.

Ospite di Dimensione Suono Soft, Franco Ricci ci parla del vino come di si parla di un tesoro da custodire, e dei corsi della FIS che di quel tesoro ne trasmettono la preziosità: “La cultura cambia la vita della gente e il vino è cultura. Seguire i corsi calmiera il voler bere troppo. Chi lo conosce bene sa quando smettere”.

Una considerazione profonda che ci riporta a quanto detto inizialmente: il vino non è (solo) lasciarsi andare. E’ una cosa seria. “In effetti”  spiega Ricci “non si fa il corso da sommelier solo per bere meglio. Venire a lezione non è solo questo. Segue i nostri corsi chi vuole ascoltare cultura” conclude.

(Non perderti gli altri approfondimento sul sito) 

 

Ti potrebbero interessare