#mangiamoitaliano – la Mela Alto Adige IGP

Si dice che una mela al giorno toglie il medico di torno… concordo, soprattutto quando parliamo di mele dell’Alto Adige IGP!
Pensate che in Alto Adige l’area dedicata alla coltivazione delle mele è la più vasta area europea chiusa destinata alla frutticoltura: si parla di 18000 ettari, frazionati in appezzamenti ridotti, di circa 2-3 ettari l’uno, in cui oltre 7000 aziende familiari si dedicano alla coltivazione di mele e questo è il periodo dell’anno in cui tutte le aziende sono più impegnate, perché dalla metà di agosto a novembre le diverse varietà di mela raggiungono la perfetta maturazione e vengono colte, e rispettare i giusti tempi ne garantisce la qualità e la conservabilità.
La posizione geografica di quest’area destinata alla frutticoltura assicura un prodotto di altissima qualità grazie al microclima perfetto: il clima tipicamente mediterraneo dell’Alto Adige, caratterizzato da primavere piovose e da un’estate e un autunno assolati, è ideale per la coltivazione delle mele. Inoltre le Alpi al nord proteggono l’area dai freddi venti. I 300 giorni di sole all’anno garantiscono alle mele le condizioni ideali per la maturazione sull’albero.
Di tutte le mele che vengono prodotte in Alto Adige, il 4% sono biologiche o biodinamiche: pensate che l’Alto Adige è il principale fornitore europeo di mele biologiche.
Il marchio IGP garantisce la provenienza e la qualità delle mele Alto Adige, che devono soddisfare severi standard e superare un rigido sistema di controlli.
Esistono tantissime varietà di mele Alto Adige IGP, per esempio le Fuji, le Pink Lady o le Golden Delicious.
Come sappiamo, le mele contengono tante sostanze benefiche per il nostro organismo: vitamine, sostanze antiossidanti, fibre… Il segreto per assumerne il più possibile è mangiarle con la buccia! Infatti la maggior parte di queste sostanze si concentrano proprio lì, soprattutto le fibre. Inoltre la buccia delle mele contiene acido ursolico, che pare aiuti a tenere a bada il peso corporeo. Ovviamente è meglio scegliere mele da agricoltura biologica, o almeno lavarle molto attentamente, in modo da evitare di ingerire anche eventuali pesticidi o sostanze tossiche che possono essere presenti sulla buccia.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti del cartamo)

Ti potrebbero interessare