L’obesità è in grado di far perdere il maggior numero di anni di vita, favorendo la morte prematura.
Il dato è il risultato di uno studio presentato al meeting della Society of General Internal Medicine 2017, tenutosi a Washington e condotto da esperti della Cleveland Clinic della New York University School of Medicine.
Nella classifica dei “big killer” mondiali, l’obesità supera diabete e fumo, rispettivamente al secondo e terzo posto, seguiti da pressione alta e colesterolo.
Per arrivare stabilire la connessione, i ricercatori hanno stimato l’impatto dei diversi fattori – come obesità, fumo e diabete – sulla possibilità di morte prematura prima dei 70 anni di età, arrivando a rilevare che l’obesità “ruba” il 47% di anni di vita in più rispetto al tabagismo.
“I fattori di rischio comportamentali e modificabili costituiscono dunque un fardello notevole per la mortalità delle popolazioni” hanno spiegato gli autori della ricerca che hanno evidenziato come corretti stili di vita volti a diminuire tali fattori di rischio potrebbero di gran lunga porre un freno alla mortalità prematura.
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