L’ideatrice di Lifeness Daniela Galdi ci svela i segreti delle Blue Zone

L’ideatrice di Lifeness Daniela Galdi ci svela i segreti delle Blue Zone
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BLUE ZONE Ci sono alcune zone al mondo dove la longevità è di casa: quali segreti custodiscono?
Oggi ne parliamo con  Daniela Galdi presidente dell’Associazione Italiana Chef ideatrice di Lifeness progetto di educazione alimentare.

Il segreto della longevità è custodito in 5 zone del mondo dove le persone stanno già ottenendo, inconsapevolmente, ottimi risultati: Okinawa in Giappone, Ogliastra in Sardegna, Ikaria in Gracia, Nikoya in Costa Rica e Loma Linda in California. Prendiamo ad esempio Okinawa, definita la “terra degli immortali”, qui risiede la popolazione più longeva nella storia dell’umanità. I dati sono straordinari: il diabete quasi non esiste, le malattie cardiache sono ridotte ad 1/5, forme di demenza sono ridottissime e l’incidenza di centenari sani e molto alta
Quindi la domanda che sorge spontanea è: cosa hanno in comune questi luoghi, così distanti tra di loro e con culture e abitudini così differenti? Cosa favorisce in queste zone la presenza del più alto numero di centenari ?
Ogni anno da noi si spendono centinaia se non migliaia di euro in diete, abbonamenti in palestra e integratori…ma non funziona…questo perché facciamo tutto sempre a tempo determinato. Direi quindi che il primo segreto è “imparare a vivere la vita” sempre!
Nelle zone blu tutti condividono lo stesso denominatore, applicano la stessa formula composta da 4 aspetti importantissimi:
1) Non fanno attività sportiva come la intendiamo noi, ma camminano, fanno giardinaggio, non utilizzano attrezzi meccanici, quindi praticano un’attività fisica naturale, leggera, di bassa intensità ma più prolungata e dai movimenti variegati.
2) Vivono in perfetto equilibrio psicofisico, hanno rituali per allentare la tensione e le infiammazioni che ne derivano: si riposano, si riuniscono per un aperitivo, mantengono vivo uno scopo (ad Okinawa lo chiamano Ikigai) nella vita (da loro non esiste la parola pensione)
3) La loro alimentazione ha come comune denominatore il piacere per il buon cibo, alimenti per lo più a base vegetale e integrale, cereali integrali, frutta, verdura e frutta secca sembrano essere alla base di tutte le diete per la longevità. Non mangiano troppo. Ad Okinawa prima di ogni pasto pronunciano la frase HARA HACI BO” che significa smetti di mangiare quando il tuo stomaco è pieno all’80%, quindi sazio ma non pieno (noi mangiamo almeno il 10% in più del nostro reale fabbisogno). Mangiano lentamente.
4) 4) Danno molta importanza alla socialità, alle relazioni, I rapporti interpersonali sono più stabili, solidi e meno opportunistici. Emergono alcuni atteggiamenti umani che, nella perenne corsa delle civiltà moderne, sono stati messi da parte ma che andrebbero “ripristinati” perché dotati di un immenso potenziale “anti-stress”

Info: lifeness-roma.it

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al vivere bene e a lungo)

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