Laura Lazzaroni ci racconta la mostra Gusto! Gli Italiani a tavola 1970-2050: il gusto del viaggio e dell’incontro

Laura Lazzaroni ci racconta la mostra Gusto! Gli Italiani a tavola 1970-2050: il gusto del viaggio e dell’incontro
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Il gusto di cucinare, di prendersi cura a tavola dell’io e dell’altro è un atto sociale. GUSTO! Gli italiani a tavola. 1970-2050, mostra a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, allestita – su progetto di Gambardellarchitetti e con la grafica di Camuffolab – al terzo piano di M9 – Museo del ’900 dal 25 marzo al 25 settembre 2022, è un viaggio lungo ottant’anni nella gastronomia italiana, attraverso oggetti, immagini e attività esperienziali, che ha come obiettivo la narrazione della simbiotica relazione tra gli italiani e il cibo. Una connessione radicalmente trasformatasi negli ultimi decenni che, nelle intenzioni dei curatori, disegna una traiettoria per indagare passato e presente e immaginare cosa può riservare il futuro.

«La mostra che M9 ha voluto – spiega Luca Molinari, Direttore scientifico del museo – è una vera officina, in cui abbiamo individuato, assieme ai nostri curatori, al comitato scientifico e a un folto gruppo di esperti e istituzioni, una lunga serie di micro-storie che possono aiutarci a capire la ricchezza e la densità del gusto italiano per il cibo, la complessità dell’ecosistema ambientale e sociale cui è collegato e le potenzialità che possiede come risorsa vitale da esplorare per guardare alle sfide future. Una riflessione dovuta oggi più che mai, visto il momento storico che stiamo attraversando, in cui pandemia e guerre stanno sicuramente influenzando il nostro rapporto con il cibo».

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso un viaggio emotivo alla scoperta degli ingredienti, delle ricette, della storia e delle curiosità gastronomiche italiane, svelando un vero e proprio atlante del gusto italiano dal 1970 al 2050.
Fondamentale il contributo di un comitato scientifico d’eccellenza, che ha affiancato i curatori Massimo Montanari (professore di Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna e fondatore del Master “Storia e cultura dell’alimentazione”) e Laura Lazzaroni (giornalista, scrittrice ed esperta di pane e grano), composto da: Marco Bolasco (giornalista enogastronomico e direttore scientifico dell’area enogastronomica di Giunti Editore), Fabio Parasecoli (professore di Food Studies nel Nutrition and Food Studies Department della New York University), Ilaria Porciani (professoressa di Storia contemporanea, Storia della Storiografia e Storia dell’Ottocento presso il Dipartimento di Storia Culture e Civiltà Università di Bologna) ed Emanuela Scarpellini (professoressa di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano).

Uno spazio introduttivo pre Anni 70 conduce i visitatori all’incontro con personalità iconiche e oggetti simbolo della storia enogastronomica italiana.
Un itinerario socio-antropologico che inizia con Bartolomeo Scappi, il cuoco più importante del Rinascimento italiano, capace di affiancare le raffinatezze dell’alta cucina alle più schiette tradizioni popolari. L’Opera di Scappi Mastro dell’arte del cucinare divisa in sei libri, del 1570, sarà in mostra accanto a La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, pubblicato per la prima volta nel 1891. Il manuale di cucina di Artusi rappresenta un manifesto della cucina italiana e del servire a tavola e sarà in mostra in due edizioni: la prima e l’ultima, la 15a, del 1911, che comprende un centinaio di ricette in più rispetto a quella di fine Ottocento e che realizza il primo vero “racconto” nazionale della cucina italiana.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Carbonara Day)

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