La Crononutrizione

Secondo la crononutrizione sarebbe consigliabile cenare molto presto (c’è chi consiglia alle 18:30), per riposare meglio e, sopratutto, per non rischiare di ingrassare. Ci sono poi i fautori del semi digiuno, quelli secondo cui lasciare correre 12-14 ore tra l’ultimo pasto della sera e il primo pasto del giorno seguente sarebbe la soluzione ideale per ridurre il rischio di infiammazioni e restare snelli. Ora, però, arriva un nuovo parere sulla questione: lasciare un intervallo di 2 ore tra la cena e l’ora di andare a dormire non sembra incidere nei livelli di glucosio nel sangue. A dirlo una nuova ricerca giapponese che fissa le ore ideali per i pasti giornalieri: colazione tra le 7 e le 8, pranzo tra le 12 e le 14, spuntino intorno alle 16 e cena tra le 19 e le 20. Inoltre se nella prima metà del giorno, dalle 5 di mattina alle 17, il consumo energetico è maggiore, nelle ore successive dunque dalle 17 alle 5, il consumo energetico scende e prevalgono i processi metabolici di stoccaggio delle riserve e quelli per la riparazione e rigenerazione di cellule e tessuti. Per questa ragione, la crononutrizione invita a non appesantirsi mai con il pasto serale, privilegiando a fine giornata alimenti ricchi di triptofano, magnesio e vitamine B6 e B12, per un’azione rasserenante e distensiva. Qualche esempio per non sbagliare: verdure a foglia verde, avocado, semi oleosi, banane, broccoli, pollo, mandorle e arachidi.

 

 

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