Kiev, moderna ma con un po’ di “vecchia Europa”

Kiev, moderna ma con un po’ di “vecchia Europa”
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Amici oggi vi porto nella capitale dell’Ucraina ovvero Kiev. Sono partito e in 3 ore di volo sono arrivato nella nazione che è una delle repubbliche dell’ex Unione Sovietica, constatando che proprio grazie alla sua derivazione mantiene alcuni aspetti tipici della cultura russa. Ma non solo.
All’arrivo Kiev mi ha stupito per il suo orientamento mitteleuropeo, con “ritorni” storico-culturali e architettonici della vecchia Europa.
Ho iniziato la mia visita avendo la fortuna di capitare il giorno della Festa Nazionale del 24 agosto che celebrava l’indipendenza dall’Urss con relativa parata militare. Inutile dire che i miei pensieri sono subito andati alla grande armata rossa di un tempo: tanto sfarzo militare, e anche un po’ di apprensione per i venti di guerra sempre presenti.
Subito dopo mi sono diretto verso il Monastero delle grotte, che si trova a sud. Si tratta di un grande complesso architettonico, una specie di borgo, in cui spicca la presenza della Cattedrale con facciata colorata e cupole dorate, dagli interni in tipico stile bizantino e la Bell Tower detta la “grande torre campanaria di Lavra”.
Venne distrutta nell’incendio del 1718 e fu poi ricostruita nel 1721. Di particolare rilievo la presenza delle Grotte, un intricato percorso di cunicoli sotterranei dove sono potuto accedere munito di candela, in cui sono custodite le spoglie di Santi in apposite teche.
Poco distante a piedi con una bella passeggiata sono arrivato al Memoriale di Holomodor con annesso museo.
Il genocidio venne stabilito da Stalin negli anni 1929-1933 per fame. L’ingresso reca la statua di una bambina smagrita dai grandi occhi a rappresentare la crudeltà dell’evento: molto emozionante.
Poi per guadagnare tempo mi sono spostato in taxi (con un costo irrisorio) per farmi portare al monumento dedicato ai caduti della II guerra mondiale dove,
insieme ad una esposizione di carri armati e aerei, domina il parco un’enorme statua a simboleggiare la libertà con spada e scudo a simbolo sovietico.
Con lo stesso taxi ho tagliato la città da sud verso nord e mi sono portato nella zona di Poshova Plosha. Qui, ho preso la funicolare e sono sceso al porto dove ho potuto ammirare un bellissimo scorcio del fiume con i suoi ponti.
Ho chiuso la mia giornata facendo un breve giro in battello e dall’acqua dicendo dasvidania, ovvero grazie Kiev per questa meravigliosa visita.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Nizza)

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