Inquinamento chimico: cosa fare per fermarlo

L’inquinamento chimico ha superato un punto di non ritorno. Per inquinamento si intende la fuoriuscita nell’ambiente di sostanze chimiche contaminanti, alcune delle quali già presenti in natura ma in misura molto minore. Sono soprattutto prodotti sintetici come i pesticidi utilizzati in agricoltura intensiva, i composti industriali e gli antibiotici, in particolare quelli destinati agli allevamenti intensivi. Rientrano nel novero dei 350mila inquinanti chimici presi in esame anche i metalli pesanti: mercurio, piombo e cadmio. Ma il più diffuso e pericoloso di tutto è sempre lei, la plastica. Possiamo tornare indietro? No. Ma ci sono strade che possiamo (e dobbiamo) intraprendere per limitare le conseguenze delle nostre azioni. Ridurre l’utilizzo di plastica e prodotti sintetici in generale, investire su sistemi di economia circolare.
L’esubero di prodotti sintetici è solo il quinto di nove confini già oltrepassati. Tra gli altri troviamo: l’aumento delle temperature, la distruzione di abitati naturali, la perdita di biodiversità e l’inquinamento da fosforo e azoto prodotto dai fertilizzanti.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato al progetto isole verdi)

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