Il Don Giovanni di Filippo Timi verso il debutto al Teatro Argentina

Filippo Timi porta sul palco del Teatro Argentina la sua moderna interpretazione del Don Giovanni, sottotitolo “Vivere è un abuso, mai un diritto”, che debutta martedì 3 marzo. Con la regia dello stesso Timi, lo spettacolo lo vede in scena accanto ad un nutrito gruppo di attori, da Lucia Mascino, a Umberto Petranca, Marina Rocco e Alexandre Styker.

“Per essere contemporanei bisogna essere storici” Così Timi spiega lo spettacolo. “Vuol dire che quando Don Giovanni era tale ai suoi tempi, pensava in funzione dell’epoca in cui viveva. Quindi se io ora vesto i suoi panni, se porto a letto una donna, se faccio l’amore con lei lo devo fare in funzione del tempo che vivo adesso e non riferendomi a quello passato”.

“La storia che racconto è assolutamente quella di Da Ponte” spiega, “gli snodi narrativi sono rispettati, solo che l’ho completamente riscritta con parole mie: è questa la contemporaneità cui mi riferisco, anche se accenni all’epoca barocca non li ho trascurati. Dal barocco ho ripreso la schizofrenia, l’altalena tra alto e basso”.

Il Don Giovanni di Timi è “umanizzato”, “sia pure con ironia tragica. Don Giovanni è un personaggio tutto negativo, ma la sua cattiveria passa attraverso la conquista, che è vissuta come un’ossessione, una coazione a ripetere istintiva e compulsiva. In conclusione è un poveraccio”.

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