Il direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli ci svela i segreti dei sigilli: la mela agostina

Il direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli ci svela i segreti dei sigilli: la mela agostina
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Campagna Amica: la mela agostina

Le mele sono tra i frutti più conosciuti ma al contempo il loro consumo si concentra su una decina di varietà. In Italia si stima esistano 700 varietà di
cui 400 sicuramente censite. Ecco perché è il frutto simbolico della biodiversità di interesse agronomico.
Tra le cultivar più tradizionali della Calabria, e con maggiore attenzione per quelle a più elevato rischio di estinzione, troviamo il melo Agostino. Si tratta di
un albero di piccole dimensioni, a chioma espansa, con foglie medio-grandi e lisce.
Il frutto è di medio calibro, rotondeggiante e leggermente appiattito ai poli, di circa 4-5 cm di diametro. In passato, la varietà era diffusa su tutto
l’altopiano silano e in particolare a Serrastretta (Catanzaro) e nel comune di Oriolo (Cosenza), sui contrafforti ionici del Pollino. Oggi se ne contano solo
pochi esemplari sparsi nelle campagne. Il frutto, di colore giallo intenso e con polpa croccante e dolcissima, matura verso fine agosto/settembre e si
conserva a lungo. In passato si utilizzava per preparare succhi di mela e confetture, tradizione che è ancora portata avanti da alcune
aziende. Originariamente venivano utilizzate anche per deodorare gli ambienti delle antiche case contadine. Il loro aroma infatti perdura a lungo ed
è un profumo piacevole. La varietà si presta in modo ottimale anche all’essicamento per la conservazione invernale ed il consumo come snack.
I nostri agricoltori custodi hanno strappato all’estinzione questa varietà che rappresenta non solo un importante cultivar ma possiede una storia millenaria
ed unica ed è un testimone del territorio che si estende tra il Pollino e la Sila.

(Non perderti  l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Campagna Amica con la rosa canina)

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