I Segreti delle Bacche di Goji

I Segreti delle Bacche di Goji
PLAY

Avete presente quei piccoli frutti rossi dalla forma allungata? Beh le bacche di Goji vi sembrerà strano, ma appartengono della famiglia delle Solanacee (per intenderci quella del pomodoro, delle patate, delle melanzane…). Il loro nome inglese è wolfberries e sono i frutti di un arbusto spontaneo di origine tibetana.

Da tempi immemorabili, le bacche di Goji sono un elemento essenziale della medicina tradizionale cinese e, più in generale, del territorio asiatico.
Solo recentemente, ovvero dai primissimi anni del XXI secolo, le bacche di Goji sono state introdotte in Europa, dove si possono comprare soprattutto in forma disidratata o in polvere. Io le ho scoperte qualche anno fa nel mercato multietnico di Piazza Vittorio a Roma, uno dei miei preferiti…

L’interesse per questi frutti non riguarda tanto il loro pregio gastronomico, quanto il relativo potere benefico sulla salute. È un alimento che ha ottime proprietà nutritive, un vero toccasana per la nostra salute!

Contengono tante vitamine e poi calcio, ferro, potassio, zinco e selenio.
Insomma sono un vero toccasana e svolgono soprattutto funzioni antiossidanti e antiaging. È anche un’ottima fonte di trigliceridi e fitosteroli, che hanno un effetto positivo sulla colesterolemia, sulla glicemia e sulla pressione sanguigna, riducendo il rischio cardiovascolare.

Attenzione però: è sconsigliato a chi soffre di ipotensione perché tende ad abbassare la pressione ancora di più e alle donne durante gravidanza e allattamento per via del suo contenuto di betaina e luteina.

Il segreto se le consumate secche è di farle rinvenire immergendole in acqua o latte per 10 minuti, e sono ottime anche come base per un infuso. Io le amo nello yogurt: le lascio reidratare 15 minuti e poi me le mangio oppure preparo un goloso frullato di goji al mirtillo: la ricetta la trovate sul sito, mentre se volete scoprire nuovi Segreti In Tavola vi aspetto qui su Dimensione Suono Soft.

Frullato di Goji al mirtillo

Ingredienti
300 ml di tè verde
100 ml di succo di mirtilli
60 ml di bacche di goji
4 datteri senza nocciolo

Preparazione
Preparo un tè verde dalla concentrazione desiderata: scaldo l’acqua, verso il tè e lo lascio in infusione tra i 3 e i 5 minuti.
Taglio i datteri a metà ed elimino il nocciolo. Verso i datteri, il succo di goji e il succo di mirtilli nel bicchiere del frullatore. faccio girare energicamente per amalgamare bene. Allungo con il tè e frullo ancora. Verso nel bicchiere e, nel caso, dolcifico con la stevia. Quindi aggiungo qualche cubetto di ghiaccio e servo. Per una versione alcolica, filtro il frullato, aggiungo poco gin e qualche cubetto di ghiaccio.

Ti potrebbero interessare