I segreti del cardo

I segreti del cardo
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Sapevate che il cardo si mangia?
Ebbene sì, appartiene alla stessa famiglia dei carciofi, con cui condivide molto sia dal punto di vista estetico che nutrizionale. Vi dirò di più: questa è anche la stagione perfetta per gustare i cardi!

Infatti questi ortaggi si raccolgono dai primi di settembre fino a febbraio. La pianta può arrivare fino a un metro e mezzo di altezza e, come quella del carciofo, presenta un grande fiore violaceo.
Della pianta del cardo non si mangia tutto, ma solo i piccioli delle foglie, larghi circa 10 cm, e i lembi delle foglie, di solito con delle spine di colore chiaro. Quando il cardo arriva a essere di colore bianco viene considerato più pregiato e buono, perché quando è verde spesso resta fibroso e amaro.

Esistono diverse varietà di cardo, per esempio alcune (come il bianco avorio) non presentano spine, altre hanno le coste più carnose come il gigante inerme. Quando il cardo viene imbianchito presenta un sapore dolciastro con alcune note amarognole molto interessante in cucina, sia da solo che in abbinamento a altri ingredienti. Inoltre i cardi sono ottimi dal punto di vista nutrizionali, perché ricchi di acqua e fibre, ma anche sostanze dalle proprietà depurative, soprattutto per il fegato, e altre che favoriscono il senso di sazietà.

Il segreto per scegliere i migliori cardi è cercare sempre le piante dal colore più chiaro possibile, senza macchie, con coste larghe e croccanti al tatto, e che rimangano ben chiuse. Infatti, quando il cardo tende ad aprirsi è sinonimo di minore freschezza, mentre il colore più scuro indica che il processo di imbianchimento non è andato a buon fine e il sapore e la consistenza lasceranno a desiderare.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al formai de miut)

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